mercoledì 20 luglio 2011

Mercato: qualcosa si sta muovendo...

Siamo oltre metà luglio e continuiamo ad aspettare questo famoso top player. Il mercato della Juve è sicuramente di buon livello, soprattutto se raffrontato con quello delle ultime stagioni, ma è pur sempre orfano di questi famosi "Big" che la dirigenza aveva promesso (tolto Pirlo, che comunque è stato acquistato a parametro zero).

Sembra in queste ore in dirittura d'arrivo l'acquisto del centrocampista cileno Vidal dal Bayer Leverkusen, che andrebbe a completare il reparto assieme all'ex milanista. Acquisto questo che potrà diventare utile se le aspettative verranno mantenute, ma che sicuramente non farà impennare l'entusiasmo tra i tifosi bianconeri.
Per quanto riguarda il campione da mettere in vetrina invece, questo sembra il periodo di Giuseppe Rossi, dopo che sono stati "macinati" i vari Tevez, Sanchez, Higuain, Benzema e Aguero. Speriamo almeno che nel giro di breve tempo ci sia la tanto agognata fumata bianca per l'italo-americano, in modo da potersi concentrare su altri obiettivi altrettanto importanti. Infatti, per diventare competitivi mancano all'appello almeno un esterno sinistro e un difensore centrale.
Aspettare, aspettare, aspettare...è questo il verbo più utilizzato tra i tifosi juventini....sperando che per la prossima stagione si possa tramutare in vincere, vincere, VINCERE!

venerdì 17 giugno 2011

Parole, parole, parole…

Come cantava un po’ di anni fa Mina, ad oggi il mercato della Juve è stato solo un susseguirsi di Parole, parole, parole…
Arrivati i parametri zero Pirlo, Ziegler e Pazienza, i tifosi juventini aspettavano almeno un primo colpo, se non la famigerata punta milionaria, almeno qualche tassello da rafforzare la squadra. Si attende ormai da giorni l’annuncio del terzino destro svizzero Lichtsteiner, dato dai ben informati, prossimo a vestire la casacca bianconera. E invece l’annuncio che da almeno 4 giorni è dato come prossimo e ufficializzabile entro poche ore, continuando a tenere i tifosi col fiato sospeso, tarda ad arrivare. Si parla di differenza di 500 mila euro, tra domanda e offerta: per me è più un aspettare da parte della Lazio e del giocatore qualche offerta più allettante, sia in termini economici che di appeal (una squadra che partecipi alle coppe Europee).

E poi ci sono gli ormai mitici Top Player: i nomi vanno dai seguitissimi Aguero, Tevez e Sanchez, ai un po’ meno appariscenti Higuain e Vucinic. In mezzo ci possiamo mettere la ricerca del “compagno” di Pirlo, da scegliere tra Inler, Fernando e Lassana Diarra. Tanti nomi, tutti carissimi e con poca voglia di venire sotto la Mole a fare una stagione senza gite Europee, e quindi difficilmente convincibili se non con ingaggi faraonici.
In aggiunta alle difficoltà oggettive nell’accaparrarsi questi campioni, Marotta e Paratici devono affrontare le intransigenti prese di posizione di alcuni calciatori bianconeri non propensi a lasciare Torino. Infatti, tramite i loro procuratori, hanno fatto sapere di volersi rilanciare con la Juve, avendo le spalle coperte da contratti lunghi e molto alti. Tra questi sicuramente Vincenzo Iaquinta, Felipe Melo, Fabio Grosso, Zdenek Grygera ed Amauri.
Non ci manca quindi che aspettare giovedì 23 giugno per conoscere l’ammontare dell’aumento di capitale e quale sarà la porzione destinata al mercato…sperando che nel frattempo qualcuno dell’attuale rosa decida finalmente di accasarsi da qualche altra parte.

martedì 7 giugno 2011

E il Top Player se ne va!!!

Partiti a razzo, Marotta e Paratici, sembrano giunti ad un punto morto: tutti gli obiettivi più caldi sembrano dileguarsi di fronte alle offerte bianconere e al “presunto” fascino che secondo il Dg è rimasto invariato. A me sembra che l’appeal la Juve l’abbia perso, sia come carisma a livello internazionale, sia per la mancata qualificazione alle competizioni europee.
Si puntava Aguero con decisione, sembrava lui il prescelto, e poi praticamente è saltato tutto, con buona pace dei tifosi che vedranno il giovane argentino molto probabilmente accasarsi sull’altra sponda di Madrid. Poi si è passati al piano B, Alexis Sanchez, ma anche lui sembra indirizzato verso la Spagna, sponda Barcellona. Allora si è pensato a Giuseppe Rossi, ma l’Inter sembra nettamente in vantaggio. E adesso? Nuovo ritorno di fiamma per Tevez, che sembra voler abbandonare l’Inghilterra e il Manchester City, ma anche qui è forte l’interesse del Milan e di altre squadre.

Nonostante il bel avvio con il colpo Pirlo, il mercato sembra svilupparsi come l’anno scorso, con tante prime scelte seguite ma non prese e con il ripiego su altri giocatori di seconda fascia, che alla fine verranno strapagati perché mancheranno tempo e soprattutto alternative. In questa direzione l’ultima idea è Mirko Vucinic, buon giocatore, ma non sicuramente il Top Player che sognavano a Torino, sia per mettere le basi per il futuro, sia per rilanciare la campagna abbonamenti che dovrà essere importante visti gli investimenti ingenti nel nuovo stadio.
Probabilmente alla Juve adesso, più che mancare il fascino, manca la decisione di puntare dritto verso un obiettivo senza pensare alle alternative in caso venisse perso: se si punta il Kun Aguero, si prende, senza stare a limare i 2, 3 o 4 milioni di differenza; il costo poi è troppo proibitivo, allora si vira deciso su Rossi, che ha una clausola rescissoria da 30 milioni, la si paga e lo si porta a Torino, prima che le altre squadre bussino alle porte del Villareal.
Invece no! Ormai veniamo usati per attirare l’attenzione sul giocatore, e poi quando si presentano gli altri con coppe europee e disponibilità economica tutto salta e si rimane con un pugno di mosche in mano.

mercoledì 1 giugno 2011

Sondaggio Vocegobba: Aguero è il top player su cui puntare!

Nel terzo sondaggio promosso da questo blog vi è stato chiesto, visti i mancati introiti da coppe Europee, quale avrebbe dovuto essere l’unico Top Player su cui puntare, investendo un bel po’ di quel tesoretto, che la società ha messo a disposizione.
Il più votato da voi, e con gran distacco da gli altri pretendenti, è risultato Sergio “El Kun” Aguero, con una percentuale del 54%, più delle metà dei votanti. Un terzo di voi (31%) preferirebbe che la Juventus puntasse sul giovane talento del Real, Karim Benzema.

Per gli altri solo le briciole, con uno scarno 9% per Carlitos Tevez, un 4% per la stellina belga del Lilla Eden Hazard e addirittura nessuna preferenza per l’italiano Giuseppe Rossi, forse perché già promesso ai campioni d’Europa del Barcellona.
I sondaggi avranno pur sempre un valore del tutto simbolico, ma sono sintomo della voglia dei tifosi di vedere con la maglia bianconera un super campione come Aguero, che accenderebbe l’entusiasmo dopo queste ultime annate deludenti. In fondo sognare non costa nulla…non sempre però, in questo caso si tratta di un sogno da 45 milioni di euro!

martedì 31 maggio 2011

Antonio Conte è ufficialmente il nuovo allenatore

Dopo 13 anni da calciatore dal 1991 al 2004, torna a Torino con la carica di allenatore, Antonio Conte, indimenticato leader e capitano di una Juve super vincente. Nel suo ricco palmares 5 Scudetti, 1 Coppa Italia, 4 Supercoppe Italiane, 1 Champions, 1 Coppa Uefa, 1 Intercontinentale, 1 Supercoppa Europea e 1 Intertoto.

Ebbene, se si stava cercando una bandiera, uno che sapesse cosa volesse dire vincere alla Juventus, lo si è trovato...forse il meglio possibile. Ma Conte i meriti se li è sudati soprattutto sulle panchine di Bari e Siena, con la famosa "gavetta" che a differenza di un altro glorioso ex, Ferrara, può disporre.
E allora adesso, sotto col mercato, sotto col lavoro...la stagione del rilancio non deve assolutamente fallire. Non ci saranno le coppe Europee di mezzo, ci sarà tutto il tempo per plasmare la squadra a proprio piacimento, con l'ulteriore spinta che arriverà dagli spalti, con i tifosi che nel nuovo stadio si faranno ancora di più sentire per portare in alto i colori bianconeri.

venerdì 27 maggio 2011

Mercato Juve: dopo Pirlo, Ziegler, Conte e Pazienza ora tocca al Top Player!

Siamo agli ultimi giorni di maggio e prima della bandiera a scacchi che verrà sventolata il 31 agosto mancano ancora un centinaio di giorni, eppure il calciomercato sembra impazzito, con tante trattative già avviate e tante concluse.
I motivi possono essere diversi: per quanto riguarda soprattutto la Juve, è una questione di stimoli…ma non quelli dei calciatori, ma quelli dei tifosi, che si apprestano dopo l’ennesima stagione deludente a sottoscrivere i nuovi abbonamenti. E allora quale miglior viatico può essere se non quello del presentare la campagna tesseramenti con un bel acquisto roboante, tanto più che quest’anno ci si sposterà nel nuovo stadio e di posti a disposizione ce ne saranno quasi il doppio rispetto all’Olimpico.

Conclusi gli acquisti a parametro zero di Pirlo e Ziegler, e in dirittura d’arrivo l’accordo, sempre senza spese, di Pazienza, il prossimo lunedì verrà presentato il nuovo allenatore, Antonio Conte, ottimo sponsor di juventinità e buon nome per tenersi buoni i tifosi, i primi a volerlo in panchina per la prossima stagione.
Dato che gli abbonamenti si potranno acquistare da metà giugno (tranne quelli della Tribuna Nord riservati ai Club Doc che potranno essere sottoscritti già dal 1 giugno), sono convinto che entro quella data il famoso Top Player in attacco verrà annunciato, in modo da portare un po’ di entusiasmo in tutto l’ambiente. Negli ultimi giorni sembra che gli sforzi maggiori siano rivolti verso l’asso argentino dell’Atletico Madrid, Sergio Aguero, il quale in alcuni dichiarazioni ha manifestato la volontà di lasciare la propria squadra per trovare nuovi stimoli altrove. Il Direttore Sportivo Gil Marin inoltre ha escluso un interesse degli acerrimi nemici del Real, annunciando che l’unica squadra che per ora ha fatto un’offerta è la Juventus.
Sempre in questi giorni intanto sembrano sfumare gli altri obiettivi in avanti…sia Benzema, che Tevez che Dzeko hanno dichiarato di voler restare nel proprio club, allontanando di fatto le sirene bianconere.
Fatto il colpo in attacco, ci sarà poi tutto il tempo per sistemare le cose a centrocampo e in difesa, cercando inoltre di piazzare i giocatori in esubero e non più utili alla causa: probabilmente in estate vedremo partire i vari Amauri, Iaquinta, Melo, Grosso, Motta e Toni, anche se il compito per Marotta e Paratici non sarà dei più agevoli.

lunedì 23 maggio 2011

Stagione 2010/2011: Game Over. Ormai si pensa alla prossima.

Stagione 2010/2011 ufficialmente archiviata… questa è la notizia più bella della giornata, e come non potrebbe esserlo. Per tutti i tifosi bianconeri, quello che doveva essere l’anno del rilancio, è diventato l’ennesimo calvario, una sorta di via crucis, tolto qualche sporadica gioia, che probabilmente ha aumentato ancor di più il rammarico.
Adesso è giunto il momento della rifondazione, come del resto già accaduto un anno fa, con il cambio dell’allenatore, con il taglio di numerosi calciatori non dimostratisi all’altezza e con l’acquisto di altri, sperando di indovinare le scelte. Delneri se ne va alle Maldive (come dichiarato nel dopo-partita col Napoli) e a Torino è atteso per le firme e l’ufficializzazione Antonio Conte, bandiera bianconera negli anni d’oro tra il 90 e i primi del nuovo millennio. Tutto è pronto e i più contenti sembrano essere proprio i tifosi, sicuri della grinta e soprattutto della juventinità che l’ex capitano porterà sotto la Mole. Tifosi, i quali appena è giunta la voce di un possibile interessamento della società verso Antonio, si sono dimostrati da subito molto entusiasti e lo hanno esternato con cori e striscioni.

Ora che il tecnico sembra deciso, bisognerà passare al mercato, alle scelte da fare che più incideranno sulla prossima stagione: qui di nomi se ne fanno tanti, da Ribery ad Aguero, da Benzema a Bastos, passando per Tevez e Pastore, ma sicuro per ora ce n’è uno ed è, nonostante l’età ancora una sicurezza: Andrea Pirlo. Infatti oggi o domani, prima di partire per le vacanze, potrebbero esserci per l’ex milanista le visite mediche di rito e la firma sul contratto che lo legherà per i prossimi tre anni ai colori bianconeri, diventando uno dei pochi calciatori ad aver indossato tutte tre le casacche dei club più titolati d’Italia.
In settimana inoltre, potrebbero diventare ufficiali anche gli ingaggi a parametro zero di Michele Pazienza e Reto Ziegler, provenienti rispettivamente da Napoli e Sampdoria, che completeranno un tris di acquisti senza spese (tolti gli stipendi) di sicuro affidamento.
Per quanto riguarda invece il nuovo stadio, dal 1 giugno dovrebbe partire la campagna abbonamenti per quanto riguarda i club doc, mentre per tutti gli altri sarà possibile abbonarsi da metà giugno in poi. I prezzi saranno in linea rispetto a quest’anno, con una variante: infatti in aggiunta alle 19 partite casalinghe, ci sarà in omaggio la prima partita di Coppa Italia, per un totale di 20 partite.

martedì 17 maggio 2011

Sondaggio Vocegobba: tra gli allenatori, il più apprezzato è sempre Lippi!

Nel secondo sondaggio promosso da questo blog, vi veniva chiesto chi avreste preferito sulla panchina della Juventus per la prossima stagione. Il risultato emerso è stato molto chiaro: il tifoso bianconero è stanco di promesse, di allenatori di secondo fascia o di poca personalità: infatti al primo posto tra le vostre preferenze, si è piazzato con un bel 20%, un tecnico che ha fatto la storia della Juve e della Nazionale, Marcello Lippi. Al secondo posto, a pari merito, con il 17%, Fabio Capello, indiscusso leader delle panchine, sia in Italia che all’estero, e a sorpresa Walter Mazzarri, forse per la più reale possibilità di vederlo a Torino, rispetto agli altri due citati in precedenza.


Al terzo posto, con il 12% delle preferenze, colui che in queste ultime ore pare aver staccato tutti gli altri pretendenti, ed essersi avvicinato in modo deciso alla panchina bianconera: l’ex bandiera, nonché ex capitano, Antonio Conte, fortemente voluto ed acclamato da tutti i tifosi.
In quarta posizione (con il 7%)si è piazzata un'altra bandiera della Juve “lippiana”, due volte campione di Francia col Marsiglia, nonché colui che ci ha riportati in serie A, dopo una bella cavalcata tra i cadetti: Didier Deschamps.
Più staccati gli altri, con Carletto Ancelotti (6%) in quinta posizione, Gasperini e Spalletti in sesta posizione con il 5%, la riconferma di Delneri al 4% e l’arrivo di Benitez con l’1%, bruciato dalla brutta esperienza nerazzurra (l’anno scorso, di questi tempi, era tra le prime scelte in corso Galileo Ferraris).
Sicuramente i sondaggi lasciano il tempo che trovano, ma sono sintomo del malessere che regna tra il popolo juventino, diviso più che mai sulla scelta di un tecnico, che dovrà giocoforza riportare i colori bianconeri ai fasti del recente passato.
Manca ormai davvero poco all’annuncio del nuovo allenatore, che verosimilmente verrà presentato la prossima settimana, dopo l’ultima panchina di Delneri domenica col Napoli. Il calvario sembra ormai finito sperando di ripartire la prossima stagione nel nuovo stadio, con una squadra ed un tecnico che siano degni della gloriosa maglia che portano sulle spalle!

lunedì 16 maggio 2011

Fortunatamente siamo alle battute finali: basta con questo scempio!

Finalmente domenica è l’ultima giornata di campionato…ed è lo stesso discorso che purtroppo si faceva già un anno fa…aspettare la fine della stagione per non avere più il peso di dover vedere l’ennesima figuraccia, per non assistere impotenti, che sia davanti alla tv o allo stadio, alla vittoria della squadra avversaria, senza un minimo di reazione da parte dei nostri giocatori. Fortunatamente,con la dura legge del mercato che impone divise sempre differenti, non siamo costretti a vedere bistrattati i nostri amati colori bianconeri; infatti tra maglie bianche con strisce verticali tricolori, maglie grigie con banda trasversale bianco e nera, l’ormai mitica casacca “pre-calciomoderno” è definitivamente scomparsa.

Come del resto la vera Juventus: quella che su ogni campo si imponeva, cercava di fare la partita, metteva anima, sudore, grinta, dettava legge e se per caso non riusciva a portare a casa il risultato sperato, si rimboccava le maniche e cercava di fare tutto il possibile per riprendersi nella partita seguente.

Qui invece si assiste ad uno spettacolo indecente: un allenatore non all’altezza della situazione; giocatori dimessi, strapagati, poco propensi al sacrificio; altri sopravvalutati e quindi non adatti a risollevare la situazione; dirigenza generosa e attenta alle sorti della squadra, ma forse troppo giovane e inesperta per gestire certe problematiche.
Ed ora, ormai fuori da tutto (ci sembra difficile che la Roma perda in casa contro una Samp già retrocessa, e che noi riusciamo in contemporanea a vincere, nell’ultima sfida all’Olimpico contro il Napoli) non ci resta, come del resto stiamo facendo tutti gli anni del dopo-Calciopoli, che sperare nell’ennesima rivoluzione, nell’ennesimo cambio di allenatore e di giocatori.
L’esperienze passate però dovrebbero insegnare che se si vuole mettere le basi per costruire qualcosa di importante, bisogna partire prima di tutto da un tecnico che sia indiscutibilmente di prima fascia: basta con le scommesse, basta con le seconde scelte: Spalletti, Capello, Villas Boas, Deschamps, questi sono gli allenatori su cui puntare. Mazzarri e Conte, saranno anche ottimi tecnici, ma nel caso le cose non andassero per il verso giusto, non hanno l’esperienza e soprattutto le spalle abbastanza larghe da sopportare l’ennesima disfatta in casa bianconera.
Le stesso discorso vale per i giocatori: pochi ma di valore assoluto, forti caratterialmente e tecnicamente. Ma la mancata partecipazione ad una coppa europea, renderà il mercato estivo molto più complicato, nonostante la società si presenti con un budget importante e con un progetto, quello dello stadio, di sicuro valore.

mercoledì 11 maggio 2011

Dopo Chievo situazione delicata in casa Juve: è giunta l’ora delle scelte!

Dopo la partita di lunedì scorso contro il Chievo, si può definitivamente chiudere il capitolo Delneri alla Juventus, cosa, che secondo il mio modesto parere, doveva avvenire anche in caso di vittoria contro la squadra di Verona.
Il motivo è sotto gli occhi di tutti: in casa, una squadra come la Juve non può subire gol ad una media di 1,6 a partita, con 29 reti in 18 partite, peggior difesa casalinga in serie A. E poi, le uniche gioie, le vittorie in trasferta contro le romane e con il Milan, sono state frutto più di eventi occasionali che di una manovra costruita. La Juve deve andare in campo e cercare di impostare il gioco e non difendersi in 11 per 90 minuti e sperare in una magia di un suo campione.
Dopo il Cda di oggi, è arrivata la conferma che i conti sono in rosso per 43,4 milioni di euro, e che ci vorrà un aumento di capitale da parte della Società per ripianare il debito e mettere a disposizione di Marotta un tesoretto da investire nel prossimo mercato estivo (l’aumento di capitale verrà varato durante l’assemblea straordinaria programmata per il 23 di giugno).
Inoltre ci sarà da affrontare un altro anno senza la Champions visti i continui scivoloni che la squadra ha avuto nell’ultimo periodo, i quali hanno messo anche a rischio la partecipazione all’Europa League.
Per quanto riguarda l’allenatore, dopo la partita di lunedì e le dichiarazioni di Marotta nel post-partita, è diventato quasi ufficiale il cambio per la prossima stagione: i nomi che circolano sono sempre i soliti, ma vedono in pole 2 mister: Mazzarri, ormai ai ferri corti col Napoli, apprezzato dalla Dirigenza e Antonio Conte, disposto a venire a Torino a piedi, acclamato dalla tifoseria, ma meno apprezzato dalla Società. E poi ci sarebbe il sogno, quello preferito da Agnelli & Co.: Andrè Villas Boas, che però presenta molti ostacoli, sia di natura contrattuale, ma soprattutto di natura economica.

Per quanto riguarda i rinforzi per la prossima stagione, si stanno vagliando molti nomi, ma tutto dipenderà dal nuovo tecnico e dalle direttive che impartirà agli uomini mercato bianconeri. Si stanno cercando un centrocampista centrale con piedi buoni e geometrie (Pirlo, Montolivo, Xabi Alonso), due terzini (Beck, Bastos) e un attaccante Top Player (Tevez, Aguero, Rossi). Il tutto dipenderà dall’entità dell’aumento di capitale previsto (si parla di 100-120 milioni), dalla riuscita o meno di piazzare i calciatori non desiderati e dall’abilità di Marotta e Paratici di portare a Torino giocatori di prima fascia senza l’attrattiva dell’Europa.

martedì 3 maggio 2011

Una vittoria a Roma che fa accrescere i rimpianti!

Se un tifoso stamattina, si limitasse ad accedere al televideo e guardare il risultato della partita di ieri, potrebbe tranquillamente pensare che finalmente la Juventus ha fatto la Juventus, e che la strada intrapresa è quella giusta.

E invece la realtà è un’altra: chi ha assistito alla partita di ieri, non può che constatare la totale assenza di gioco da parte bianconera, con 10 uomini a difendere, e l’unico baluardo offensivo, abbandonato al suo destino, lassù in mezzo a 4 difensori laziali.
I motivi purtroppo sono sempre li stessi: chi comanda la baracca, chi imposta la partita in una certa maniera, cioè l’allenatore, non è all’altezza per guidare una fuoriserie come la Juventus: non si può andare a Roma (con tutto il rispetto per la Lazio) e stare in difesa per 80 minuti, senza mai mettere il becco fuori dall’area, come una provinciale qualunque. Questo tipo di atteggiamento si presenta ormai in tutte le trasferte (la partita di Firenze è stata giocata esattamente alla stessa maniera), con la differenza che ieri, causa un espulsione di un avversario, ci si è potuti liberare almeno negli ultimi 10 minuti dal forcing biancoceleste e si è addirittura riusciti a portare a casa una vittoria tanto importante, quanto fortunosa.
In 90 minuti ieri, non c’è stato uno straccio di azione, non un cross dal fondo, non un’azione corale degna di una squadra che lotta per certi traguardi. Solo tanta confusione, una bella difesa con i centrocampisti a ridosso dell’area, palloni sparati lontano e la speranza che qualcuno inventasse qualcosa. La Juve non può essere solo questo; la Juve deve andare a Roma e cercare di controbattere colpo su colpo, deve offendere e non avere paura del gioco altrui…sono loro che devono avere paura di noi!
Adesso la corsa alla Champions League torna a farsi interessante, anche se più che la distanza, sono il numero di avversari che rendono la cosa complicata: i 4 punti potrebbero essere anche colmabili, ma purtroppo sono 3 le squadre da superare e questo rende il tutto maledettamente difficile.
E tutto cosa successo, fa crescere ancora di più la rabbia per tutte le occasioni perse durante l’anno…bastava per esempio vincere col Catania (al minuto 81 eravamo 2 a 0 per noi, in casa) e adesso poteva essere tutta un’altra storia.

mercoledì 27 aprile 2011

Buffon così non va! Delneri è indifendibile!

Prima abbraccia, saluta, bacia gli avversari dopo una cocente sconfitta con il sorriso stampato e tante carezze, poi in un momento che definire tragico è poco, si permette di difendere un allenatore che più di altri ha condizionato l’andamento della squadra, più di Ferrara e Ranieri.

Prendere le difese di Delneri è proprio un pugno in faccia a tutti i tifosi…

Un allenatore che pareggia per zero a zero a Firenze quando l’unico risultato utile era la vittoria, e in più se ne compiace, è da Juventus?
Un allenatore che vince in casa per due a zero contro il Catania e a mezz’ora dalla fine pensa solo a difendersi, togliendo una punta per un centrocampista è da Juventus?
Un allenatore che intervistato a quattro giornate dalla fine del campionato dopo l’ennesimo flop di stagione ti dice che dobbiamo guardare avanti e lavorare (e cosa avete fatto fino adesso?), è da Juventus?
Un allenatore che non riesce a modificare il proprio sistema di gioco, rimasto tale da oltre 20 anni, nonostante la mancanza di uomini adatti a produrlo, è da Juventus?
Un allenatore settimo in classifica, con 21 punti dalla vetta, 7 dal quarto posto, con la bellezza di 27 reti subite in casa avendo a disposizione la difesa della Nazionale (il Milan ne ha subite 23 in tutto il campionato), è da Juventus?
Un allenatore che in un girone comico di Europa League non riesce a qualificarsi, e pareggia tutte le partite, addirittura quelle in casa con Salisburgo e Lech Poznan, è da Juventus?
Un allenatore che nell’unica coppa a portata di mano, la Coppa Italia, esce a gennaio contro la Roma, facendo una partita tra le più imbarazzanti della stagione, è da Juventus?
Un allenatore che: perde a Bari, pareggia in casa con la Samp, pareggia a Bologna, pareggia a Brescia, pareggia a Verona col Chievo, perde in casa col Parma per 4 a 1, pareggia a Genova con la Samp, perde in casa con l’Udinese, perde a Lecce, perde in casa con il Bologna, pareggia a Cesena e per ultimo pareggia in casa col Catania, è da Juventus?
Un allenatore che preso ad inizio anno quasi esclusivamente per portare a Torino il suo staff, famoso per avere avuto un solo infortunio muscolare in tutta la stagione precedente alla Sampdoria, non risolve assolutamente il problema e presenta le stesse difficoltà delle due precedenti gestioni, è da Juventus?
Per tutta questa serie di motivi, il signor Buffon dovrebbe almeno non mettere pressioni a tutto all’ambiente, e prima di parlare dare un’occhiata a tutta la stagione, analizzando con cura le troppe colpe che il mister ha dalla sua…e soprattutto non volerlo per forza giustificare perché gli ha garantito il posto o perché si è rivelato una brava persona.

martedì 26 aprile 2011

Dopo Catania Delneri al capolinea…e adesso sotto con il nuovo allenatore!

La tentazione sabato sera di ritorno dallo stadio era quella di attaccarmi al pc e scrivere un articolo per il mio blog con tutto cosa pensavo di questa ennesima delusione, di questa ennesima stagione buttata via. Invece ho pensato che era meglio farci passare sopra 2 o 3 giorni per analizzare a mente fredda le disavventure della banda Delneri.
Purtroppo nonostante il tempo trascorso la delusione è ancora tanta, accentuata ancora di più dalle dichiarazioni del vice-capitano Buffon, il quale ha preso le difese del mister sollevandolo da ogni colpa. E allora di chi sono le responsabilità? Invece di pensare a difenderlo a parole, sarebbe stato molto meglio agire con i fatti, dimostrando sul campo che il lavoro dell’allenatore era ben assimilato e che portava dei frutti. Rilasciare dichiarazioni a difesa di Delneri, solo perché ha tenuto lo spogliatoio unito, piuttosto che ha preferito un calciatore ad un altro (Buffon è contento che al suo rientro il posto gli è stato assicurato…non penso che Storari sia altrettanto felice…), o che è una brava persona: quando si hanno tante lusinghe dai propri calciatori i casi sono due: o si ha vinto tanto e si è certi di perdere un allenatore vincente (Mourinho all’Inter) o, come penso nel caso del nostro mister, si è di fronte ad un allenatore capace si, ma troppo buono e troppo “amico” dei calciatori. Purtroppo la Juventus ha bisogno di un sergente di ferro, di uno che si faccia rispettare e che alzi la voce quando è da alzare.

E allora siamo alle solite: di nomi se ne fanno tanti…c’è Roberto Mancini preferito dalla Dirigenza (Nedved e Agnelli su tutti), c’è Antonio Conte acclamato a gran voce dalla curva, c’è l’idea Walter Mazzarri ancora impegnato a portare il suo Napoli in Champions prima di decidere, ci sono le alternative impossibili Spalletti e Villas Boas, praticamente blindati dai propri club. E poi c’è un’idea suggestiva: il terzo ritorno di Marcello Lippi, tornato a parlare proprio dopo il derby di solidarietà di marzo e intervistato prima di Pasqua da Sky, dove ha lasciato intendere che la porta non è ancora completamente chiusa.
Secondo me una Dirigenza con la “D” maiuscola non deve sentire o seguire cosa dice la gente e soprattutto i tifosi della curva (nonostante io sia un abbonato di vecchia data della Sud...), deve scegliere la propria strada e rischiare anche un’eventuale contestazione se convinti della scelta…l’idea Mancini per esempio, se avvallata da Nedved e da Agnelli verrà sicuramente accolta con più entusiasmo dalla gente, soprattutto se porterà poi vittorie e trofei come successo non più di 7 anni fa con Capello (tutti lo contestavano, poi ha portato 2 scudetti, e adesso tutti a rimpiangerlo e a sperare in un suo ritorno!)

mercoledì 20 aprile 2011

C’erano una volta i Moggi!

Forse qualcuno non sarà d’accordo, specialmente se non è di fede bianconera, ma a me mancano eccome i colpi di mercato alla Moggi! Al giorno d’oggi oramai non c’è più niente di segreto, niente di nascosto, tutto è alla luce del sole come se questa fosse una cosa positiva…e probabilmente lo è, ma solo per tenere buoni i tifosi, per calmare un ambiente che è deluso dall’ennesima annata disgraziata.

Effettivamente se ci soffermiamo un secondo sulla nuova moda di fare mercato, soprattutto in casa Juventus (le altre big cercano di muoversi ancora sotto coperta), si possono trovare solo aspetti negativi: si dichiarano gli obiettivi, ci si fa riprendere dalle telecamere mentre si tratta con un agente di un allenatore piuttosto che di un calciatore, si rilasciano dichiarazioni poco di circostanza e molto roboanti (acquisteremo 3 top player, ci interessano Lichtsteiner, Bastos, Pirlo…)…il risultato? Il risultato è che le squadre proprietarie del cartellino in primis, e i procuratori subito dopo faranno un bel giro di telefonate per cercare altri acquirenti e imbastire una bell’asta che farà lievitare il prezzo. Questo è il risultato; giocatori strapagati con contratti pluriennali a cifre esorbitanti.

Quanto ci mancano i tempi dove il “Moggi” di turno (perché non solo lui acquistava senza sventolare ai quattro venti gli obiettivi) prendeva la macchina, andava dal procuratore o calciatore interessato, faceva firmare un pre-contratto e se lo portava a casa, senza titoli sui giornali o interviste ai tg. Come non ricordarsi, noi juventini, del grande colpo Nedved, portato a Torino in gran segreto e uscito allo scoperto solo quando era già tutto definito.
Io non ce l’ho solo con Marotta (anche se di colpe ne ha tante pure lui), ma anche con i suoi predecessori…nessuno di loro è riuscito a portare un giocatore a Torino senza che ci sia stato un grande chiasso prima, facendo spendere un’enormità alla società a fronte di calciatori mediocri. O ancora peggio, come nei casi Frings e Piazon, portati sotto la Mole e poi fatti scappare senza la miseria di un pre-contratto che avrebbe permesso di rimanere con le spalle coperte da eventuali ripensamenti futuri (poi fatalmente accaduti).

lunedì 18 aprile 2011

A Firenze altra occasione persa: ma Delneri ha capito di essere alla Juventus?

E siamo alle solite…altra partita decisiva da dentro o fuori, e altra occasione buttata all’ortiche, da una squadra che è sembrata poco convinta di cosa stesse facendo e soprattutto quasi paga di un pareggio in terra nemica.
Il problema vero infatti è proprio questo: un pareggio a reti bianche in casa dei Viola, può essere un buon risultato per una squadra che lotta per salvarsi o per una che lotta a centro classifica. Al limite potrebbe essere utile anche in un contesto di campionato ben giocato e con un classifica degna del nome che si porta…non può esserlo se è una partita spartiacque, se è quella linea di demarcazione tra un fallimento e il minimo sindacale. Invece alla fine, per il nostro modesto allenatore, sembrava un ottimo risultato, una cosa per cui andarci fiero, facendo così capire, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di che pasta è fatto.
Per la sua Atalanta, il suo Chievo, la sua Sampdoria, venire a Firenze e pareggiare zero a zero era una risultato galvanizzante, un risultato che dava morale e convinzione all’ambiente: purtroppo (per noi tifosi) ora è alla Juventus…e quando sei in una Juventus, settima in classifica, a 19 punti dalla vetta, con il minimo obiettivo della qualificazione Champions a 8 punti, tu devi andare a Firenze e importi…tu devi andare a Firenze con il coltello tra i denti…tu devi andare a Firenze e fare l’unico risultato utile per poter ancora sperare in un miracolo: VINCERE!

Invece no: primo tempo giocato al risparmio con poche occasioni e nessun tiro in porta; il secondo rigiocato al risparmio, pensando più a non prenderne che a costruire gioco, difendendo “l’Ottimo” zero a zero al Franchi, con un solo tiro in porta, puntando tutto sul contropiede con in campo 2 fulmini di guerra come Toni e Del Piero.
Se la Juventus a venti minuti dalla fine sta pareggiando a Firenze con l’unico obiettivo dei 3 punti, il suo allenatore deve provare le due punte Toni e Matri con Del Piero a supporto. Non deve continuare a lasciare un centravanti lassù da solo, e mettere il Capitano a centrocampo assieme ad altri quattro per fare filtro e cercare di limitare i danni.
Questa è la mentalità di Delneri…e spero vivamente che chi dovrà decidere per la prossima stagione possa farlo soprattutto valutando questi limiti palesi del nostro mister, non dovendolo per forza confermare per mancanza di alternative, tutte tiratesi fuori perché non attratte dal progetto.
L’impressione infatti che si ha attualmente è che nonostante il disastroso anno si andrà verso la riconferma, visto che quelli “buoni” non vengono manco per sogno (Spalletti rimane allo Zenit, Capello rimane in Inghilterra, Deschamps è nelle orbite del Chelsea), e gli unici a disposizione non sposterebbero particolarmente gli equilibri (Conte e Gasperini su tutti).

lunedì 11 aprile 2011

Finalmente tre vittorie consecutive con tanta voglia e carattere!

Finalmente una bella vittoria di carattere…giusto per dimostrare a tutti che almeno quello la squadra e il tecnico ce l’hanno e soprattutto ce lo mettono!
La vittoria di domenica col Genoa, che si è trovato due volte in vantaggio senza dover faticare più di tanto (infatti non si ricordano altre parate di Storari), ha dato morale e sollievo ad un ambiente depresso da un’ennesima stagione al di sotto delle aspettative e soprattutto piena di alti e bassi. La squadra finalmente, nonostante avesse regalato il primo tempo al Genoa, metteva in campo tutto cosa aveva e riusciva a rimontare i rossoblu con caparbietà, realizzando nella ripresa i tre gol necessari al sorpasso e producendo almeno altre quattro palle gol nitide.
In una giornata dove Aquilani e Krasic sembravano appannati, sono saliti alla ribalta i due nuovi attaccanti arrivati a gennaio, Toni e Matri, e soprattutto si è messo in luce un super Pepe, autore di una prestazione convincente, con tanta corsa, tenacia e anche quella qualità che difficilmente si possono ritrovare negli altri elementi che ieri erano a disposizione di mister Delneri.

Il tecnico di Aquileia dopo la partita è apparso molto teso e poco propenso a gioire della terza vittoria consecutiva colta dalla sua squadra, memore forse delle precedenti ricadute o per le ostilità dimostrate dai propri tifosi durante la partita. Come sempre accade poi, i maggiori organi di informazione cercano di indirizzare l’opinione pubblica verso le loro teorie…esempio lampante sono stati i fischi e soprattutto i cori indirizzati a Delneri, reo di aver messo in campo Toni e Sorensen…mentre chi ha potuto assistere alla partita ha potuto notare che i fischi sul cambio del giovane danese erano tutti per chi stava uscendo dal campo, cioè Motta. E il coro “Delneri vattene” è stato intonato solo al cambio di Simone Pepe, migliore in campo e vera mina vagante per la difesa genoana, per l’evanescente Martinez (forse sarebbe stato meglio sostituire Krasic, che sembrava stanco e più appannato del solito).
Invece i soliti giornalisti hanno preferito puntare il dito sui tifosi facendoli passare per incompetenti visto che i cambi hanno portato la Juve alla vittoria (non mi sembra che sia stato fischiato il cambio di Toni per Melo).
Adesso ci aspetta una settimana carica di entusiasmo e speranza per la prossima partita a Firenze, che sarà l’ennesimo crocevia della stagione, una vera partita da dentro o fuori, che non dovremo assolutamente fallire!

mercoledì 6 aprile 2011

Juve: prima crisi, adesso rilancio…ma l’uniformità di giudizio dov’è?

E meno male che in casa Juventus, come vanno dicendo i dirigenti, bisogna valutare le cose con serenità, senza farsi trasportare dal momento o dalle situazioni positive o negative che si presentano!!!

Vinciamo una partita e siamo da Champions (comunque sempre distante 8 punti e con molte squadre che ci precedono), ne perdiamo una e addirittura si vocifera di cambi, non solo di allenatore, ma anche di dirigenti e quant’altro. E poi, come si legge su molti quotidiani, la colpa è dei tifosi che non vogliono Delneri, che l’Olimpico è diventato ostile, che è meglio giocare fuori che in casa…ma per favore, non diciamo (o meglio scriviamo) delle cavolate! Ci danno la colpa (a noi tifosi) ancora del mancato acquisto di Stankovic, quando si sa benissimo che se avessero veramente deciso di prenderlo non avrebbero sicuramente chiesto un parere al popolo bianconero.
Prima della partita di Roma si parlava di squadra da rifondare, con la partenza di metà giocatori, con l’allontanamento del mister e tutto cosa aveva fallito quest’anno; ora grazie ad una vittoria contro i giallorossi, raggiunta con caparbietà, ma anche con un po’ di fortuna e con Storari migliore in campo, si parla di aggancio Champions, di riconferma di Delneri, di una stagione sfortunata, falcidiata da tanti infortuni, che il tutto avrebbe potuto prendere una piega diversa.

Il problema vero è proprio la mancanza di uniformità di giudizio, soprattutto se tali arrivano da calciatori o dalla dirigenza, evidentemente non ancora pronta a sopportare le pressioni presenti in un ambiente delicato come quello bianconero. La colpa delle prestazioni così altalenanti non è dei tifosi, ma di un allenatore che non riesce a motivare la squadra contro le “piccole”…contro la Roma, l’Inter, il Milan, la Lazio, basta mandarli in campo, e le cose vengono da sole. Contro il Brescia, il Lecce, il Bologna, il Cesena, c’è bisogno di fare la partita, di impostare il gioco, di essere presenti sia dal punto di vista fisico, ma soprattutto da quello psicologico, cosa che ci è sempre mancata.
Purtroppo, nonostante sia un’ottima persona, se vogliamo fare un salto di qualità, Delneri deve essere allontanato a fine stagione, e la squadra deve essere rafforzata con pochi elementi, ma di spessore. Si prende un mister della caratura di Spalletti o Capello, si acquistano 2 terzini buoni, e 2 top player, uno a centrocampo e uno in avanti e poi si cerca di dare un’impostazione di gioco consona ai calciatori a disposizione. Infatti il principale capo di imputazione ai danni di Delneri, è proprio la difficoltà a plasmare la squadra in base ai giocatori a disposizione, invece di imporre il proprio schema, nonostante le difficoltà evidenti riscontrate (la mancanza di terzini di spinta e di un’ala sinistra, la poca propensione a coprire di Krasic, centrocampisti più propensi a giocare a 3, con Melo a coprire la difesa e Marchisio ed Aquilani che agiscono come interni).
Noi tifosi quindi abituati, a differenza di tanti in società, a vedere la Juve vincente e dominante degli anni passati, siamo sempre della medesima idea, sia che si perdano tutte le ultime 7 partite, sia che si vincano…

venerdì 1 aprile 2011

Sondaggio Vocegobba: i tifosi pessimisti vedono la Juve fuori da tutto!

Cresce il pessimismo tra i tifosi della Juventus: nei forum, nei sondaggi, nei vari blog e siti che si occupano delle vicende bianconere sono sempre più tristi i commenti dei sostenitori juventini, rattristati e ormai definitivamente rassegnati all'idea che questa sarà l'ennesima stagione buttata all'ortiche.
A sostegno di questa teoria, nel piccolo del mio blog, ho promosso un sondaggio nel mese di marzo, il quale ha dato risultati del tutto in linea con la maggior parte dei sondaggi visti sui siti  più blasonati e seguiti.

Infatti vi ho chiesto quale sarebbe stata la posizione finale dei bianconeri, con una scelta tra 4 varianti: Champions in tranquillità, Champions solo all'ultima giornata, Europa League o fuori da tutto. Ebbene la maggior parte dei votanti ha dichiarato che la Juve quest'anno rimarrà fuori da ogni competizione Europea, con una percentuale del 40%.
Il 36% di Voi invece pensa che ci si potrà qualificare solo per l'Europa League. Qualche speranza in più ce l'hanno il 16% dei votanti, che sono convinti che alla fine la squadra di Delneri riuscirà nell'impresa (a questo punto proibitiva) di raggiungere il famigerato quarto posto valido per i preliminari di Champions League. Solo l'8% crede nella qualificazione alla Champions in scioltezza.
Sicuramente il compito per Del Piero e compagni sarà proibitivo, sia per la qualità delle squadre che ci precedono in classifica, sia per i continui infortuni che in questo ultimo periodo sono tornati a farci compagnia. Ma siamo anche convinti che, se da una partita come quella di domenica a Roma, si riuscisse a portare a casa i 3 punti (magari trovando nuova linfa dal cambiamento di modulo), nonostante le assenze pesanti del Capitano e di Chiellini, probabilmente potremmo assistere a una lunga cavalcata che ci potrà dare ancora qualche soddisfazione!

mercoledì 30 marzo 2011

Mercato Juve che confusione! Tanti nomi, poche certezze!

Siamo giunti ad aprile ed è arrivato il momento in cui si devono imbastire i grandi colpi per l’estate. Come da consuetudine è proprio questo il periodo migliore per mettere a segno i colpi di mercato, quando ci sono ancora poche aste e le squadre acquirenti non hanno l’acqua alla gola come è successo, per esempio, alla Juve dell’anno scorso.
Di nomi possibili in casa bianconera se ne fanno tanti, forse troppi, ma tutto prescinde dal tecnico che la prossima stagione siederà sulla nuova panchina del nuovo stadio della Juventus. Di allenatori che ruotano attorno a Torino ce ne sono ancora parecchi e ognuno ha il proprio fascino: in pole troviamo Spalletti, forse quello ideale per tipo di gioco ed esperienza, ma il costo è proibitivo. Poi troviamo Conte, che costa poco ed è molto apprezzato soprattutto dalla tifoseria, ma desta alcune perplessità sull’esperienza e sulla gestione di un club importante come quello bianconero. Altro nome caldo è quello di Gasperini, anche lui relativamente “economico” ma con più esperienza rispetto al precedente. Infine Deschamps, allenatore vincente in terra di Francia, che conosce molto bene l’ambiente juventino, sia come calciatore che come allenatore: si può inserire tra quelli meno costosi e sicuramente ha temperamento e carisma per gestire ambienti particolari come quello attualmente presente a Torino. Ormai definitivamente tramontati gli illusori mister di “super prima fascia” come Fabio Capello e Josè Mourinho, difficilmente accostabili ad una società fuori dall’Europa che conta e con un budget relativamente contenuto.
Passando ai calciatori, il mercato più appetitoso, quello che da titoloni in prima pagina, è sempre quello delle punte, con una serie di nomi che vengono quotidianamente accostati alla casacca bianconera. Adesso è il momento del giovane talento Neymar, attaccante diciottenne del Santos e della nazionale maggiore verdeoro, giocatore dal costo elevatissimo e seguito da mezza Europa, Barcellona e Chelsea su tutte; se queste sono le antagoniste, difficilmente potremmo vedere il brasiliano tra le file della Juventus la prossima stagione.
Altri nomi caldi, per quanto riguarda la zona d’attacco, sono quelli di Sanchez dell’Udinese, del ventenne stella belga del Lilla (Ligue 1 francese) Hazard, di Karim Benzema e del trentatreenne attaccante tedesco Miroslav Klose.
Effettivamente parlare di punte è sempre molto stimolante e fa sempre più appeal che discutere di difensori, terzini e centrocampisti; ma purtroppo alla Juve il problema principale è quello di non subire i gol, non quello di farli. Per quanto riguarda i terzini i nomi sono quelli che ormai circolano da mesi: per la fascia sinistra Clichy dell’Arsenal e Bastos del Lione (anche se il brasiliano è più un esterno d’attacco); sulla destra il nome più gettonato è quello di Beck dell’Hoffenheim, giovane terzino tedesco, ormai entrato in pianta stabile anche nella propria Nazionale.
Tra i centrocampisti possibili, possiamo trovare Andrea Pirlo, arruolabile a parametro zero e Javier Mascherano, argentino attualmente al Barcellona, dove però trova poco spazio.
Quindi tanti nomi (e ne ho elencati solo una minima parte…) sui giornali, tanta confusione e poche certezze per i tifosi bianconeri…sperando che tra i piani alti di Corso Galileo Ferraris a Torino le cose siano molto più chiare!

martedì 22 marzo 2011

Del Piero l’ultimo immortale. Per il contratto cosa si aspetta?

Un’altra giornata è passata, la vittoria sul Brescia ha portato un po’ di serenità nell’ambiente bianconero, anche se le tensioni e i dubbi continuano a circolare soprattutto tra i tifosi.

Una domenica all’insegna del Capitano, di quel giocatore che è entrato nella storia della Juventus distruggendo tutti i record che potevano essere superati, e nonostante questo continua a dispensare perle ogni domenica. La partita col Brescia praticamente è stata vinta grazie a una sua magia, senza la quale saremo qui a criticare un’altra prestazione opaca, senza grinta, senza corsa e senza idee. Invece ci ha pensato lui, con i suoi 36 anni e l’etichetta di giocatore finito che si porta dietro da almeno 5 anni.
Delneri, contento a fine partita (cosa avrà da ridere?), si è pure permesso di affermare che fino a poco tempo fa non lo faceva giocare perché non in condizione, perdendo un bella occasione per stare zitto e meditare sui molti errori fatti quest’anno, partendo proprio dalla gestione del Capitano, troppe volte utilizzato solo per la mancanza di alternative e non per la sua immensa classe.
Una partita, quella contro le rondinelle, che ha confermato il fatto che Del Piero può giocare anche per 90 minuti, nonostante la corsa non sia più quella di un ventenne; però la capacità di gestire sia la fase offensiva, sia quella difensiva ripiegando a centrocampo per dare maggiore copertura, sono ancora nettamente superiori alla media.
Grande campione, grande uomo sia dentro che fuori dal campo, grande personalità, grande esempio per tutti i giovani, e la società cosa fa? Cosa aspetta a rinnovargli il contratto? Lui ha dichiarato di accettare qualsiasi proposta, di firmare il contratto in bianco, ma dalla parte della Juventus ci si è fermati all’incontro di metà febbraio con le parti ancora distanti. Da allora più nessun atto formale, solo dichiarazioni di facciata per tenere tutto l’ambiente tranquillo. Ma concretamente niente, e questo ci fa ancora più pensare alla situazione di confusione che regna in casa Juventus.
Speriamo di vedere al più presto la famosa firma, consci del fatto che non ci potrà essere festa migliore per l’inaugurazione del nuovo stadio, se non quella con in campo Del Piero con la fascia di capitano al braccio.

venerdì 11 marzo 2011

Cesena – Juventus: ennesimo crocevia della stagione

Ed eccoci all’ennesimo crocevia: non si contano più le volte che ci si trova di fronte lo spartiacque della stagione, una partita da dentro o fuori. Eppure le speranza per l’unico traguardo che conta, cioè il quarto posto, sono ormai decisamente ai minimi termini, causa i 10 punti che ci separano dalla Lazio, e soprattutto la marcia che sia la stessa Lazio, sia Udinese e Roma stanno tenendo nell’ultimo periodo. Diciamo che se la Juve volesse tentare un miracolo dovrebbe vincere tutte e 10 le partite ancora in programma, da qui a fine maggio, cosa del tutto inverosimile visto che in 7 mesi, mai gli è riuscita più di 2 vittorie consecutive.

Le dichiarazioni di Del Neri, nella consueta conferenza stampa del giorno prima la partita, continuano ad essere sempre le stesse, con richiami all’impegno, alla determinazione, al lavoro. Di nuovo toccati i temi dell’importanza della partita da dentro o fuori, della svolta in caso di vittoria, della sua convinzione nel non voler dare le dimissioni in nessun caso. L’unica novità emersa è una dichiarazione, che definirei agghiacciante, da parte di un allenatore che sembra arrivato ieri sulla panchina della Juventus, e che fa capire che Del Neri solo ora comprende a pieno la differenza tra una panchina di una provinciale e quella bianconera; infatti il mister ha detto: “Qui si vive in un ambiente dove una vittoria è normale, una sconfitta invece è strana, due ancora peggio, tre non ne parliamo...”. Ma va?!?
Venendo a domani sera, partita che verrà arbitrata dal signor Bergonzi di Genova, con fischio d’inizio alle 20:45, la formazione della Juve dovrebbe essere la seguente: in porta Buffon; la difesa a 4 sarà composta da Sorensen a destra, Traorè a sinistra, e dalla coppia centrale Bonucci-Chiellini. A centrocampo poche le scelte disponibili, visti gli infortuni di Sissoko e Felipe Melo. A destra il solito Krasic, con al centro Aquilani e Marchisio. Sull’ala sinistra agirà Pepe. In avanti, con Toni ai box per una botta rimediata nella sfida col Milan, possibile coppia Matri-Del Piero, con Iaquinta che partirà dalla panchina.
I padroni di casa dovrebbero schierarsi con il consueto 4-3-2-1. Tra i pali Antonioli. In difesa partendo da destra, Santon, Pellegrino, Von Bergen, Lauro. A centrocampo Parolo, Caserta e Colucci. Come trequartisti agiranno Jimenez e Giaccherini. Punta centrale Malonga. L’ex granata Rosina partirà dalla panchina.

lunedì 7 marzo 2011

Caso Delneri: è da sostituire? Quali sono i pro e i contro?

Diciamo la verità: ne abbiamo proprio le scatole piene di questa situazione…passano gli anni ma le cose vanno sempre nello stesso modo e ormai la pazienza è ampiamente esaurita. Abbiamo tutti i diritti di rivedere una Juve all’altezza della propria fama.

Domenica col Milan poteva starci una sconfitta, ma non nel modo in cui è arrivata (e con ammissioni già precedenti la partita sulla superiorità dei rossoneri): senza un tiro in porta, con la squadra totalmente incapace di avere una reazione dopo il gol subito e soprattutto con un assenza imbarazzante di agonismo e temperamento (diciamo che una partita col coltello fra i denti non può terminare senza un ammonito in casa bianconera). E alla fine dobbiamo anche subire gli abbracci e i sorrisi tra Buffon, Chiellini, Gattuso e Ibrahimovic: ma un minimo di arrabbiatura i nostri non la provano mai? Almeno davanti alle telecamere un certo contegno in un momento così amaro per i tifosi (e forse solo per loro) non sarebbe più opportuno? Poi una volta negli spogliatoi che si prendano pure un aperitivo insieme, ma in campo ci vuole più rispetto per la gente…un conto è il fair-play, un altro è il menefreghismo!
Adesso si pone un grande quesito: esonerare o no Delneri. Partendo dai contro, sicuramente si può dire che le alternative all’attuale mister sono poche e di poco spessore, visto l’impossibilità di arrivare ad allenatori del calibro di Spalletti o Capello. I nomi che circolano sono quelli di un traghettatore che poco potrà fare in dieci partite, con uomini scaricati e abbattuti dal punto di vista psicologico. Si parla di Gentile, Casiraghi, Conte, Gasperini…tutta gente preparata ma che non ha il tempo materiale per imporre un cambiamento alla squadra. Prendendo l’esempio di Gasperini (che secondo me, tra i citati è il migliore), non penso che in 2 mesi possa impostare la Juve come meglio predilige, passando ad una difesa a 3, dovendo insegnare i nuovi movimenti e un centrocampo a 5.
Venendo ai pro invece, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: il cambio del tecnico, se i giocatori a disposizione hanno un valore (e penso che alla Juve non siano proprio tutti da buttare), porta sempre nuovi stimoli e nuova benzina da bruciare nel proprio motore (per usare una similitudine usata dal nostro Presidente). C’è da dire inoltre che gli errori di Delneri quest’anno sono molteplici, con un continuo ricorso al 4-4-2, senza cercare nuove soluzioni più congeniali alla rosa a disposizione: se non possiedi 2 terzini che spingono e che facciano le sovrapposizioni, se hai 2 ali che non tornano e che invece di andare sul fondo per fare i cross, arrivati al limite dell’area rientrano per andare ad intasarsi al centro, se hai dei centrocampisti che sono più adatti a giocare a 3 in mezzo, invece che a 2, cosa continui ad insistere sullo stesso modulo. E poi i cambi sempre sbagliati e quasi sempre in ritardo, con l’impiego di Capitan Del Piero ridotto ai minimi termini (solo titolare quando non c’era nessuno a disposizione), l’unico capace di dare una scossa all’ambiente, prima dal punto di vista emotivo, e poi come tipo di gioco (tiene il pallone, calcia le punizioni, fa salire la squadra, rientra a centrocampo quando il gioco ristagna o quando la circolazione di palla è deficitaria). Invece nell’ultimo periodo gli è stato preferito un Toni, con tanta voglia ma poca mobilità, e soprattutto al momento dei cambi un Iaquinta impresentabile, senza corsa, senza grinta, totalmente incapace di tenere il pallone (mi sorge il dubbio che Delneri non assista agli allenamenti).
Purtroppo l’idea della società, e più precisamente del Presidente Agnelli, è quella di continuare con l’attuale mister fino a fine stagione (come facevano suo padre e suo zio, anche in stagioni disgraziate come quella con Maifredi), conscio del fatto che un cambio in corsa alla Juventus non ha mai prodotto grandi risultati. Una voce però si fa sempre più pressante: un impiego come traghettatore di Pavel Nedved, in caso di sconfitta a Cesena. Ma è possibile che bisogna perdere anche in Romagna ed essere definitivamente fuori da tutto per vedere un nuovo allenatore? Ranieri e Delio Rossi si sono dimessi o sono stati licenziati per molto meno!!!

venerdì 4 marzo 2011

Juventus - Milan: tutto sul big match. Link per diretta streaming

Siamo giunti ormai alla super sfida della 28a giornata di serie A di sabato 5 marzo, tra la Juventus e il Milan. Il fischio d'inizio sarà alle 20.45 con diretta normale e in HD su Sky Sport 1 dalle 19.30 e sul digitale terrestre su Mediaset Premium Calcio e Premium Calcio HD1. L'arbitro dell'incontro sarà il signor Nicola Rizzoli di Bologna.
Purtroppo, dal grande scandalo di Calciopoli, la sfida ha iniziato a perdere di fascino, soprattutto a causa del declino della squadra bianconera, sempre più impantanata nei suoi problemi di ricostruzione, con errori di investimento sia dal punto di vista dei calciatori sia dal punto di vista dirigenziale.
Siamo solo a marzo ma tutto sembra già finito, con tutti i membri dello staff che pensano alla prossima stagione, con proclami più o meno velati, tipici di una squadra che è allo sbando. Infatti piuttosto di parlare tanto (e mi riferisco anche ai calciatori che quotidianamente rilasciano interviste a giornali, televisioni e social network) bisognerebbe rimboccarsi le maniche e lavorare sul campo per fare dei fatti. I tifosi sono stanchi di sentire dichiarazioni ma hanno voglia di vedere cose concrete!
Il Milan invece arriva alla super sfida con tutto altro umore: primi in campionato, ancora in corsa per la Champions e la Coppa Italia. La differenza l'hanno fatta gli acquisti: durante l'estate non sono stati spesi un sacco di soldi per 15 giocatori, ma la stessa cifra è stata investita su 3 o 4 campioni che hanno fatto fare il salto di qualità alla squadra.
Sicuramente la sfida di sabato sarà importante per entrambe: la Juve dovrà dimostrare davanti al proprio pubblico che le ultime 2 partite perse in maniera a dir poco irritante fanno parte del passato e di un passaggio a vuoto che non si dovrà più ripetere da qui alla fine del campionato. Il Milan invece dovrà assolutamente vincere per respingere gli attacchi dell'Inter, tornata a tutti gli effetti in corsa per il Campionato.
Del Neri e Allegri hanno ancora alcune scelte da fare, per quanto riguarda gli 11 titolari da mandare in campo, ma gli ultimi allenamenti hanno fugato alcuni dubbi.
I bianconeri molto probabilmente si presenteranno con il solito 4-4-2: in porta tornerà Buffon, dopo la squalifica rimediata nella sfida di Lecce. La difesa dovrebbe essere composta dagli stessi 4 che hanno affrontato e fermato l'attacco dell'Inter, con Sorensen a destra, Barzagli e Bonucci centrali, Chiellini a sinistra (qualche possibilità ci sono per l'impiego di Traorè sulla fascia, con lo spostamento di Chiellini al centro al posto di Bonucci). A centrocampo scelte obbligate visti gli infortuni di Aquilani e Sissoko, e la squalifica di Pepe. Quindi sulla destra avremo il solito Krasic, con al centro Felipe Melo e Marchisio; la fascia sinistra sarà affidata a Martinez. In avanti il tandem Matri-Toni.
La squadra di Allegri invece avrà delle novità, dettate anche dallo straordinario momento di forma di alcuni dei suoi interpreti. In porta il solito Abbiati, con la difesa composta da Abate a destra, Nesta e Thiago Silva al centro e Jankulovski a sinistra. I tre di centrocampo saranno Flamini, Van Bommel e Capitan Gattuso. Dietro alle punte Ibrahimovic e Pato, molto probabilmente verrà schierato Boateng. Quindi panchina per Robinho e Cassano, che erano stati annunciati come sicuri titolari vista l'imminente sfida in Champions col Tottenham di mercoledì 9 marzo, e il conseguente bisogno di far rifiatare alcuni giocatori come Pato e il rientrante Boateng, non ancora al 100% della forma. Ma la partita di Torino è troppo importante e il turn over può aspettare.
Per chi volesse vedere la partita sul proprio pc in streaming gratuito, il link che diventerà funzionante dalle ore 16 di sabato è il seguente:
http://www.myp2p.eu/broadcast.php?matchid=107273&part=sports
Buona partita a tutti, e che vinca......la Juve!!!

martedì 1 marzo 2011

Situazione in Casa Juve: è di nuovo crisi!

Dopo le ultime 2 partite perse clamorosamente contro Lecce e Bologna, entrambe per 2 a 0, in casa Juve si è ripiombati nella crisi più nera possibile, con una situazione del tutto simile alla scorsa stagione.
Eppure in estate tutto pareva aver preso una piega positiva, col cambio ai vertici della società, con l'arrivo dell'osannato Andrea Agnelli, di un Direttore Generale all'altezza come Marotta e con la direzione tecnica affidata ad un allenatore, forse non troppo appariscente, ma di sicuro affidamento come Del Neri.
Invece, dopo un anno, ci si ritrova nella stessa situazione, con tutti gli obiettivi minimi falliti o come nel caso del quarto posto, nettamente a rischio. Nonostante i tanti cambi, anche tra i calciatori, le cose non sono cambiate e si rischia di ripetere la disastrosa stagione passata, con la consapevolezza di aver speso tanti soldi e di non aver risolto niente.
Così se le cose non precipitano ulteriormente, si dovrebbe andare fino a giugno con mister Del Neri, cercando in queste ultime 11 partite di portare a casa più punti possibili, consci del fatto, che nonostante siano stati persi molti treni, quello per il quarto posto è ancora alla portata (se si pensa che dopo l'Inter, fossimo riusciti a vincere le 2 partite successive, cosa del tutto alla portata, si poteva essere a solo un punto dalla zona Champions).
Da quest'estate però, a meno di clamorosi cambiamenti, assisteremo all'ennesima rivoluzione, con la vendita di alcuni giocatori che non hanno reso quanto dovevano e soprattutto con la sostituzione della direzione tecnica, con l'allontanamento dell'attuale mister. Infatti sono già partiti i primi sondaggi, e tra gli addetti ai lavori spuntano i primi nomi: in pole ci sarebbe l'attuale tecnico dello Zenit Spalletti, seguito dal ct Inglese Fabio Capello, molto amico di Andrea Agnelli e dall'attuale tecnico del Siena Antonio Conte. In caso invece Del Neri venisse esonerato prima del termine della stagione, girano alcuni nomi sui traghettatori (Casiraghi e Gentile su tutti), anche se si potrebbe subito portare a Torino Luciano Spalletti, il quale non ha ancora iniziato la stagione in Russia.
Siamo sicuri che qualunque sia il tecnico, da quest'estate non si dovrà più commettere l'errore di comprare molti giocatori mediocri, ma cercare di portare a Torino quei 2 o 3 campioni all'anno che permettano di fare un salto di qualità ad una squadra già ben strutturata.
Anche in questo caso di nomi se ne fanno tanti, ma non me la sento di riportarli, dato che quotidianamente cambiano, senza che nessuno possa essere accostato alla Juve per più di una settimana consecutivamente.

venerdì 25 febbraio 2011

Juventus – Bologna: presentazione partita e link per diretta streaming

Siamo giunti all’ennesimo crocevia di questa tribolata stagione…ormai non si contano più le parole spese e gli allarmi lanciati di fronte ad una partita da dentro o fuori. Ogni volta che la Juve sembra fuori dai momenti bui e lanciata verso una rinascita, che mai come in questi anni sembra problematica, arriva la mazzata, la partita che non ha spiegazioni per come viene affrontata, e nelle maggior parte delle volte persa. Ci riferiamo ovviamente alla disfatta di Lecce e a quella che doveva essere il trampolino di lancio per una stagione fino ad ora deludente…invece siamo sempre ai soliti problemi: quando si crede di essere fuori dalla crisi, quando si vede la luce in fondo al tunnel, gli uomini di Del Neri ci ricadono, non mostrando la maturità, la grinta e la voglia dovuti.

Domani c’è il Bologna, che come il Lecce, è nettamente inferiore alla Juventus, squadra, quella rossoblu, molto altalenante nei risultati, e soprattutto stanca dopo il recupero di mercoledì sera contro la Roma. Il tutto quindi dovrebbe pendere verso i bianconeri, che hanno avuto tutta la settimana per preparare la sfida e finalmente hanno anche a disposizione quasi tutti gli effettivi, ad esclusione dello squalificato Buffon e dei soliti lungo degenti Quagliarella, Rinaudo e De Ceglie.
Speriamo finalmente di poter assistere ad una sfida a senso unico, con la squadra di Del Neri in partita dal primo all’ultimo minuto, con tenacia e la giusta tensione agonistica…diciamo una partita alla "Juventus pre-Calciopoli".
Per quanto riguarda le formazioni, i bianconeri dovrebbe proporre il solito schema, il 4-4-2, con in porta Storari, e la linea difensiva composta dai rientranti Grygera sulla destra e Traorè sulla sinistra. Al centro ritorna Chiellini con al suo fianco un ballottaggio tra Bonucci e Barzagli, con il secondo lievemente in vantaggio. A centrocampo probabile turno di riposo a Krasic, anche se sarà dura tenere fuori il serbo, tanto più che domenica a Lecce ha giocato solo 11 minuti. Quindi potremmo vedere sulla sinistra Pepe, con al centro Marchisio e Aquilani in vantaggio su Felipe Melo. Sulla destra potrebbe partire titolare Martinez. In avanti non ci dovrebbero essere sorprese, con la coppia Toni-Matri in vantaggio. Alcune chance potrebbe averle capitan Del Piero, eventualmente al posto dell’ex cagliaritano.
Per quanto riguarda il Bologna, visto la squalifica di Ramirez e l’indisponibilità per infortunio di Garics e dell’ex Ekdal, dovremmo avere in porta il solito Viviano, in difesa partendo da destra Esposito, Portanova, Britos e Rubin. A centrocampo Perez, Mudingayi e Mutarelli, con il probabile spostamento dietro le punte, in posizione di trequartista di Della Rocca. In avanti il tandem d’attacco sarà composto da Meggiorini e dall’ex Di Vaio.
Arbitro dell'incontro sarà il signor Andrea Romeo di Verona.
Per chi vorrà vedere la partita in streaming, direttamente sul proprio pc, ecco il link diretto con i vari canali, che diventeranno attivi dopo le ore 16 di sabato:
http://www.myp2p.eu/broadcast.php?matchid=106335&part=sports

giovedì 24 febbraio 2011

Ritiro Estivo: si torna in Piemonte

Dopo parecchi anni di esilio, a marzo dovrebbe diventare ufficiale il ritorno della  Juve in Piemonte per il ritiro estivo. Le voci attorno alla destinazione scelta sono tante, ma la più accreditata è quella che porta a Bardonecchia, splendida località in Alta Val di Susa, nota per i suoi impianti invernali (si sono svolte anche le Olimpiadi di Torino 2006) e per il bellissimo paesaggio estivo. La scelta dovrebbe ricadere su questa splendida località anche per la comodità che presenta, dati i soli 90 km da Torino, servita da una comoda autostrada e da un servizio ferroviario molto efficiente.
Infatti, nonostante la indiscussa bellezza di Pinzolo e di tutta quella parte di Trentino, la viabilità, per chi era abituato ad assistere ai ritiri estivi, non era delle più appropriate (mancanza di un'autostrada, traffico congestionato sulle statali verso Trento e Brescia, assenza di un servizio ferroviario).

Dopo quindi 10 anni di Pinzolo (che da luglio 2011 avrà proprio ospite  l'Inter),  la Juve ha deciso di promuovere ancora più fortemente le proprie radici  piemontesi spostando il proprio ritiro estivo a pochi passi da casa...casa appunto che verrà cambiata quest'estate con l'Inaugurazione del nuovo stadio dove al suo interno avrà notevole spazio (con stand e altro) proprio la Regione Piemonte.
Sarà quindi una notevole operazione di marketing quella che la società sta costruendo con la propria regione, che sicuramente porterà giovamento ad entrambe le parti.
Per chi è juventino e piemontese come il sottoscritto, non potrà che rallegrarsi della nuova linea guida che la Juventus sta portando avanti, anche perchè il Piemonte ha bisogno di un rilancio, soprattutto dal punto di vista turistico.

martedì 22 febbraio 2011

Agnelli interviene sul momento della Juve dopo il disastro di Lecce

Oggi pomeriggio si è rivisto Andrea Agnelli al centro di Vinovo, accompagnato dall'amministratore delegato Marotta e da Pavel Nedved. Il Presidente si è trattenuto una quarantina di minuti con la squadra e ha seguito un parte dell'allenamento prima di lasciare il centro.
Durante questo colloquio sicuramente avrà sottolineato l'importanza di essere la Juventus e la necessità di cercare di vincere le prossime 12 partite ancora in calendario in modo da non avere rimorsi in caso di una mancata qualificazione alla Champions.
Già nell'intervento di ieri, durante la presentazione del torneo di Viareggio, Andrea Agnelli per dimostrare tutta la sua amarezza per il modo in cui la squadra aveva affrontato la partita di Lecce, si era lasciato scappare una battuta: «Non si sono nemmeno fatti la doccia...», in riferimento al fatto che i giocatori non avessero messo tutto cosa avevamo a disposizione in campo.
E chi non potrebbe essere d'accordo col Presidente? Una squadra che riesce a battere una settimana prima i Campioni d'Europa con un bel 1 a 0, rischiando qualcosa ma confezionando numerose occasioni da gol, non può permettersi di affrontare una squadra come quella pugliese, che con tutto il rispetto, oltre a non essere di prima fascia, avrebbe dovuto patire la mancanza per squalifica e infortuni di 3 o 4 titolari.
Invece i bianconeri, non sono riusciti a tirare neanche un pallone verso lo specchio della porta del Lecce, mostrando una poca propensione al sacrificio una volta rimasti in 10 per l'espulsione di Buffon.
Non ci resta quindi che aspettare la partita di sabato prossimo col Bologna...sperare che la tirata d'orecchie abbia effetto e che si possa vedere una Juve che se la gioca al massimo sia con le piccole che con le grandi!

venerdì 18 febbraio 2011

Contratto Del Piero: ancora lontane le parti

Ci verrebbe da dire: Ma per favore, mettetevi d’accordo e non facciamo delle storie per un rinnovo che tutti vogliono e tutti hanno interesse a fare!!!



Infatti nella giornata di ieri, c’è stato il secondo incontro da il procuratore/fratello Stefano Del Piero e il dg Marotta in sede per cercare di trovare una via comune per il rinnovo del contratto del Capitano. Ma nel breve colloquio svoltosi in mattinata, sono emersi alcuni problemi che stanno rallentando o addirittura minando, l’accordo che sembrava scontato.


Infatti la differenza tra domanda e offerta è ancora molto elevata, dato che la società chiederebbe praticamente un dimezzamento dello stipendio, portandolo dagli attuali 3 milioni, ad 1 milione e mezzo con bonus in proporzione ai risultati ottenuti. Del Piero invece chiede sostanzialmente un milione in più e la certezza che il rinnovo sia proposto, non per onorare una bandiera sul viale del tramonto, ma per effettiva necessità di avere ancora un campione integro che sia utile alla causa.

Se valutiamo con attenzione, la necessità di accordarsi dovrebbe essere per entrambe le parti una priorità assoluta: dalla parte della Juventus avere un Del Piero che si fa sempre trovare pronto nei momenti di difficoltà, un uomo spogliatoio straordinario e un esempio sia in campo che fuori è una cosa importante. Da non sottovalutare anche l’aspetto economico, dove per il nuovo Stadio, pronto per agosto 2011, diventerebbe particolarmente appetibile poterlo presentare e promuovere con un uomo immagine come il Capitano; inoltre, da non dimenticare, è, che nonostante tutti i nuovi acquisti, le magliette più vendute rimangono sempre le sue.


Da parte di Del Piero sicuramente è plausibile il cercare di portare in cascina più fieno possibile, ma c’è da tenere conto che la nuova politica della società è quella di ridurre i costi e che con i suoi prossimi 37 anni (novembre 2011) non può pretendere cifre così importanti, tanto più che dalla Juventus ha sempre avuto un particolare riguardo. Ovviamente se decidesse di non restare in Italia, negli Stati Uniti farebbero follie per averlo; ma conoscendo la voglia di mettersi sempre in discussione e l’agonismo con cui affronta qualsiasi squadra, sia che si chiami Real Madrid sia che si chiami Frosinone, cimentarsi nella Major League non sarebbe così stimolante come una nuova stagione, possibilmente in Champions, nel nuovo stadio con una Juve competitiva.


In definitiva, nonostante le scaramuccie iniziali, tutte le parti avranno solo da guadagnarci nel trovare l’accordo, sia dal punto di vista sportivo che da quello economico…e penso proprio che il lieto fine, nonostante le apparenze, potrà comunque arrivare.

mercoledì 16 febbraio 2011

Verso il Lecce: situazione in casa Juventus

Siamo giunti a metà settimana, giusto in mezzo tra la stupenda vittoria di domenica sera contro l'Inter e la prossima sfida di domenica 20 febbraio alle 12,30 contro il Lecce. Dopo una vittoria come quella appena conquistata ai danni della squadra di Leonardo, il vero test sarà appunto cercare di affrontare la sfida contro i pugliesi con la stessa cattiveria e la stessa determinazione.
L'infermeria intanto sembra che si stia finalmente svuotando, con le sole presenze di De Ceglie e Traorè, i quali però si stanno già allenando sui campi di Vinovo con programmi specializzati. Recuperati invece per il Lecce, sia Matri che nonostante senta ancora dolore, sta ben recuperando dal leggero infortunio al costato, sia Felipe Melo e Marchisio impegnati in un lavoro differenziato che gli permetterà di recuperare dall'affaticamento muscolare e di essere a disposizione per la difficile trasferta in Puglia. Rimasto invece in palestra il solo Pepe alle prese con un leggero attacco influenzale.
Per domenica quindi si dovrebbe confermare la stessa formazione che è riuscita ad imporsi nella sfida con l'Inter, con l'unico dubbio in avanti, dove uno scalpitante Del Piero cercherà fino all'ultimo allenamento di convincere mister Del Neri a preferirlo a Toni.
Il capitano intanto giovedì 17 febbraio farà un altro passo in avanti verso il rinnovo di contratto, con il secondo appuntamento tra il fratello/manager Stefano e dg Marotta. Si sta cercando infatti  un intesa che permetterà da una parte, ad Alex di continuare ad essere un calciatore  importante per il progetto varato dalla nuova Dirigenza, e dall'altra, alla società di ridurre il monte ingaggi promuovendo un contratto fisso e il resto a rendimento (sulla falsa riga di quello firmato non molto tempo fa da Giorgio Chiellini).

venerdì 11 febbraio 2011

Juventus – Inter: Tutto sulla partita di domenica 13 febbraio 2011

Ormai manca poco al derby d’Italia tra Juventus Inter. La sfida delle sfide è alle porte. L’appuntamento per tutti i tifosi è per domenica sera, 13 febbraio, alle 20.45 allo stadio Olimpico di Torino. L’arbitro dell’incontro sarà il signor Paolo Valeri della sezione di Roma 2 coadiuvato da Nicoletti e Romagnoli. Il quarto uomo sarà Rocchi.


Le squadre arrivano a questo incontro con stati d’animo differenti: i padroni di casa vengono da un momento particolarmente difficile e devono dimostrare che l’ultima partita (la vittoria di Cagliari per 3 a 1) non è stata solo un’illusione. La squadra di Leonardo invece arriva alla super sfida di domenica galvanizzata dalla super vittoria contro la Roma per 5 a 3, con uno stato di forma in crescita e uno slancio che sembra portarla sempre più a ridosso della capolista Milan.


In tutta questa diversità di forma fisica, stato d’animo e pressioni, c’è soprattutto una variante che accomuna le due squadre: entrambe nel mercato di gennaio hanno acquistato un centravanti di ottimo presente e raggiante futuro, di 26 anni e con una notevole facilità all’ambientamento in squadre di prima fascia: sotto la Mole è approdato Alessandro Matri, giunto da Cagliari con un bagaglio di 11 reti (diventate 13 con la doppietta di sabato scorso alla sua ex squadra). All’Inter invece è arrivato Giampaolo Pazzini, che si è presentato con una doppietta al debutto e con una media di 3 gol in 3 partite.

Per quanto riguarda le formazioni, la Juventus dovrebbe schierarsi con il consueto 4-4-2. In porta troveremo Buffon; davanti a lui probabile la conferma dei 2 centrali visti a Cagliari, Bonucci e Barzagli, con a sinistra Chiellini e ballottaggio a destra tra Sorensen e Grygera, con il danese favorito. A centrocampo dovremmo vedere a destra il solito Krasic, con al centro Felipe Melo ed Aquilani e a destra ballottaggio tra Marchisio (in forte dubbio, si deciderà solo alla fine) e Sissoko. In avanti a fianco del neo acquisto Matri, Del Neri dovrebbe preferire Toni a capitan Del Piero. Per l’Inter invece pochi dubbi. In porta ci sarà Julio Cesar, con in difesa partendo da destra, Maicon Ranocchia Cordoba e Nagatomo. L’unico dubbio è dove giocherà l’eterno Zanetti: o terzino sinistro al posto del giapponese o a centrocampo al posto di Kharja (più probabile l’impiego come difensore). Completeranno il centrocampo a tre Cambiasso e Thiago Motta. Dietro alle punte Eto’o e Pazzini (visto anche l’infortunio di Milito che ne avrà per 30-40 giorni) ci sarà l’olandese Sneijder.

Per chi volesse vedere la partita dal vivo, si ricorda che i biglietti a disposizione sono veramente pochi visto la ridotta capienza dell’Olimpico. Per chi invece se la vuole gustare dal salotto di casa o in compagnia di amici al bar, ci saranno disponibili la diretta anche in hd di Sky (canali sport 1 e calcio 1, dalle ore 19.30 con un ricco pre-partita), e quella di Mediaset Premium (canali Premium calcio e Premium calcio HD1, dalle ore 20).


Per finire alcuni consigli agli scommettitori: tutto fa pensare che sarà una partita ricca di gol, visto la facilità di segnare e le difficoltà difensive di Juve e Inter. Ma come la partita di andata ci insegna, non è da escludere un pareggio a reti bianche, con tanti scontri fisici a centrocampo e tanti errori nell’impostazione del gioco a causa del grande pressing. Per gli appassionati di Fantacalcio da tenero d’occhio saranno Chiellini, Felipe Melo (in crescita se riuscirà a tenere a freno i “colpi di testa”) e Matri tra i padroni di casa, e Cambiasso, Eto’o, Sneijder e Pazzini tra gli ospiti. Possibili sorprese potremmo averle da Toni per i bianconeri e da Kharja e Thiago Motta per i nerazzurri.

giovedì 10 febbraio 2011

Incredibile gol non dato: sarà la prossima svista ai danni della Juve?

Passati tanti errori ai nostri danni, probabilmente ce ne manca ancora uno clamoroso come questo per far capire anche agli interisti più incalliti che la Juve non gode più di alcun tipo di sudditanza verso gli arbitri...anzi. Infatti da Calciopoli in avanti, sono molte le ingiustizie che la Juve ha dovuto subire senza potersi mai lamentare. Prima si diceva che eravamo dei ladri, adesso che lo siamo stati per vent'anni. Ormai la storiella è quella e penso che mai nessuno la potrà cambiare.
Adesso vi lascio a gustarvi il video di questo clamoroso errore successo in Costa Rica tra Limon e Liga Deportiva Alajualense. Visto che a subire il danno è stata la squadra ospite, mi vengono in mente 2 domande: Ma il Direttore Generale del Limon, è per caso un certo Moggi? L'arbitro della partita non era per caso Massimo De Santis?

L'abbaglio più incredibile preso da un arbitro
Caricato da CmonBilly. - Guarda altri filmati divertenti