martedì 3 maggio 2011

Una vittoria a Roma che fa accrescere i rimpianti!

Se un tifoso stamattina, si limitasse ad accedere al televideo e guardare il risultato della partita di ieri, potrebbe tranquillamente pensare che finalmente la Juventus ha fatto la Juventus, e che la strada intrapresa è quella giusta.

E invece la realtà è un’altra: chi ha assistito alla partita di ieri, non può che constatare la totale assenza di gioco da parte bianconera, con 10 uomini a difendere, e l’unico baluardo offensivo, abbandonato al suo destino, lassù in mezzo a 4 difensori laziali.
I motivi purtroppo sono sempre li stessi: chi comanda la baracca, chi imposta la partita in una certa maniera, cioè l’allenatore, non è all’altezza per guidare una fuoriserie come la Juventus: non si può andare a Roma (con tutto il rispetto per la Lazio) e stare in difesa per 80 minuti, senza mai mettere il becco fuori dall’area, come una provinciale qualunque. Questo tipo di atteggiamento si presenta ormai in tutte le trasferte (la partita di Firenze è stata giocata esattamente alla stessa maniera), con la differenza che ieri, causa un espulsione di un avversario, ci si è potuti liberare almeno negli ultimi 10 minuti dal forcing biancoceleste e si è addirittura riusciti a portare a casa una vittoria tanto importante, quanto fortunosa.
In 90 minuti ieri, non c’è stato uno straccio di azione, non un cross dal fondo, non un’azione corale degna di una squadra che lotta per certi traguardi. Solo tanta confusione, una bella difesa con i centrocampisti a ridosso dell’area, palloni sparati lontano e la speranza che qualcuno inventasse qualcosa. La Juve non può essere solo questo; la Juve deve andare a Roma e cercare di controbattere colpo su colpo, deve offendere e non avere paura del gioco altrui…sono loro che devono avere paura di noi!
Adesso la corsa alla Champions League torna a farsi interessante, anche se più che la distanza, sono il numero di avversari che rendono la cosa complicata: i 4 punti potrebbero essere anche colmabili, ma purtroppo sono 3 le squadre da superare e questo rende il tutto maledettamente difficile.
E tutto cosa successo, fa crescere ancora di più la rabbia per tutte le occasioni perse durante l’anno…bastava per esempio vincere col Catania (al minuto 81 eravamo 2 a 0 per noi, in casa) e adesso poteva essere tutta un’altra storia.

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