mercoledì 30 marzo 2011

Mercato Juve che confusione! Tanti nomi, poche certezze!

Siamo giunti ad aprile ed è arrivato il momento in cui si devono imbastire i grandi colpi per l’estate. Come da consuetudine è proprio questo il periodo migliore per mettere a segno i colpi di mercato, quando ci sono ancora poche aste e le squadre acquirenti non hanno l’acqua alla gola come è successo, per esempio, alla Juve dell’anno scorso.
Di nomi possibili in casa bianconera se ne fanno tanti, forse troppi, ma tutto prescinde dal tecnico che la prossima stagione siederà sulla nuova panchina del nuovo stadio della Juventus. Di allenatori che ruotano attorno a Torino ce ne sono ancora parecchi e ognuno ha il proprio fascino: in pole troviamo Spalletti, forse quello ideale per tipo di gioco ed esperienza, ma il costo è proibitivo. Poi troviamo Conte, che costa poco ed è molto apprezzato soprattutto dalla tifoseria, ma desta alcune perplessità sull’esperienza e sulla gestione di un club importante come quello bianconero. Altro nome caldo è quello di Gasperini, anche lui relativamente “economico” ma con più esperienza rispetto al precedente. Infine Deschamps, allenatore vincente in terra di Francia, che conosce molto bene l’ambiente juventino, sia come calciatore che come allenatore: si può inserire tra quelli meno costosi e sicuramente ha temperamento e carisma per gestire ambienti particolari come quello attualmente presente a Torino. Ormai definitivamente tramontati gli illusori mister di “super prima fascia” come Fabio Capello e Josè Mourinho, difficilmente accostabili ad una società fuori dall’Europa che conta e con un budget relativamente contenuto.
Passando ai calciatori, il mercato più appetitoso, quello che da titoloni in prima pagina, è sempre quello delle punte, con una serie di nomi che vengono quotidianamente accostati alla casacca bianconera. Adesso è il momento del giovane talento Neymar, attaccante diciottenne del Santos e della nazionale maggiore verdeoro, giocatore dal costo elevatissimo e seguito da mezza Europa, Barcellona e Chelsea su tutte; se queste sono le antagoniste, difficilmente potremmo vedere il brasiliano tra le file della Juventus la prossima stagione.
Altri nomi caldi, per quanto riguarda la zona d’attacco, sono quelli di Sanchez dell’Udinese, del ventenne stella belga del Lilla (Ligue 1 francese) Hazard, di Karim Benzema e del trentatreenne attaccante tedesco Miroslav Klose.
Effettivamente parlare di punte è sempre molto stimolante e fa sempre più appeal che discutere di difensori, terzini e centrocampisti; ma purtroppo alla Juve il problema principale è quello di non subire i gol, non quello di farli. Per quanto riguarda i terzini i nomi sono quelli che ormai circolano da mesi: per la fascia sinistra Clichy dell’Arsenal e Bastos del Lione (anche se il brasiliano è più un esterno d’attacco); sulla destra il nome più gettonato è quello di Beck dell’Hoffenheim, giovane terzino tedesco, ormai entrato in pianta stabile anche nella propria Nazionale.
Tra i centrocampisti possibili, possiamo trovare Andrea Pirlo, arruolabile a parametro zero e Javier Mascherano, argentino attualmente al Barcellona, dove però trova poco spazio.
Quindi tanti nomi (e ne ho elencati solo una minima parte…) sui giornali, tanta confusione e poche certezze per i tifosi bianconeri…sperando che tra i piani alti di Corso Galileo Ferraris a Torino le cose siano molto più chiare!

martedì 22 marzo 2011

Del Piero l’ultimo immortale. Per il contratto cosa si aspetta?

Un’altra giornata è passata, la vittoria sul Brescia ha portato un po’ di serenità nell’ambiente bianconero, anche se le tensioni e i dubbi continuano a circolare soprattutto tra i tifosi.

Una domenica all’insegna del Capitano, di quel giocatore che è entrato nella storia della Juventus distruggendo tutti i record che potevano essere superati, e nonostante questo continua a dispensare perle ogni domenica. La partita col Brescia praticamente è stata vinta grazie a una sua magia, senza la quale saremo qui a criticare un’altra prestazione opaca, senza grinta, senza corsa e senza idee. Invece ci ha pensato lui, con i suoi 36 anni e l’etichetta di giocatore finito che si porta dietro da almeno 5 anni.
Delneri, contento a fine partita (cosa avrà da ridere?), si è pure permesso di affermare che fino a poco tempo fa non lo faceva giocare perché non in condizione, perdendo un bella occasione per stare zitto e meditare sui molti errori fatti quest’anno, partendo proprio dalla gestione del Capitano, troppe volte utilizzato solo per la mancanza di alternative e non per la sua immensa classe.
Una partita, quella contro le rondinelle, che ha confermato il fatto che Del Piero può giocare anche per 90 minuti, nonostante la corsa non sia più quella di un ventenne; però la capacità di gestire sia la fase offensiva, sia quella difensiva ripiegando a centrocampo per dare maggiore copertura, sono ancora nettamente superiori alla media.
Grande campione, grande uomo sia dentro che fuori dal campo, grande personalità, grande esempio per tutti i giovani, e la società cosa fa? Cosa aspetta a rinnovargli il contratto? Lui ha dichiarato di accettare qualsiasi proposta, di firmare il contratto in bianco, ma dalla parte della Juventus ci si è fermati all’incontro di metà febbraio con le parti ancora distanti. Da allora più nessun atto formale, solo dichiarazioni di facciata per tenere tutto l’ambiente tranquillo. Ma concretamente niente, e questo ci fa ancora più pensare alla situazione di confusione che regna in casa Juventus.
Speriamo di vedere al più presto la famosa firma, consci del fatto che non ci potrà essere festa migliore per l’inaugurazione del nuovo stadio, se non quella con in campo Del Piero con la fascia di capitano al braccio.

venerdì 11 marzo 2011

Cesena – Juventus: ennesimo crocevia della stagione

Ed eccoci all’ennesimo crocevia: non si contano più le volte che ci si trova di fronte lo spartiacque della stagione, una partita da dentro o fuori. Eppure le speranza per l’unico traguardo che conta, cioè il quarto posto, sono ormai decisamente ai minimi termini, causa i 10 punti che ci separano dalla Lazio, e soprattutto la marcia che sia la stessa Lazio, sia Udinese e Roma stanno tenendo nell’ultimo periodo. Diciamo che se la Juve volesse tentare un miracolo dovrebbe vincere tutte e 10 le partite ancora in programma, da qui a fine maggio, cosa del tutto inverosimile visto che in 7 mesi, mai gli è riuscita più di 2 vittorie consecutive.

Le dichiarazioni di Del Neri, nella consueta conferenza stampa del giorno prima la partita, continuano ad essere sempre le stesse, con richiami all’impegno, alla determinazione, al lavoro. Di nuovo toccati i temi dell’importanza della partita da dentro o fuori, della svolta in caso di vittoria, della sua convinzione nel non voler dare le dimissioni in nessun caso. L’unica novità emersa è una dichiarazione, che definirei agghiacciante, da parte di un allenatore che sembra arrivato ieri sulla panchina della Juventus, e che fa capire che Del Neri solo ora comprende a pieno la differenza tra una panchina di una provinciale e quella bianconera; infatti il mister ha detto: “Qui si vive in un ambiente dove una vittoria è normale, una sconfitta invece è strana, due ancora peggio, tre non ne parliamo...”. Ma va?!?
Venendo a domani sera, partita che verrà arbitrata dal signor Bergonzi di Genova, con fischio d’inizio alle 20:45, la formazione della Juve dovrebbe essere la seguente: in porta Buffon; la difesa a 4 sarà composta da Sorensen a destra, Traorè a sinistra, e dalla coppia centrale Bonucci-Chiellini. A centrocampo poche le scelte disponibili, visti gli infortuni di Sissoko e Felipe Melo. A destra il solito Krasic, con al centro Aquilani e Marchisio. Sull’ala sinistra agirà Pepe. In avanti, con Toni ai box per una botta rimediata nella sfida col Milan, possibile coppia Matri-Del Piero, con Iaquinta che partirà dalla panchina.
I padroni di casa dovrebbero schierarsi con il consueto 4-3-2-1. Tra i pali Antonioli. In difesa partendo da destra, Santon, Pellegrino, Von Bergen, Lauro. A centrocampo Parolo, Caserta e Colucci. Come trequartisti agiranno Jimenez e Giaccherini. Punta centrale Malonga. L’ex granata Rosina partirà dalla panchina.

lunedì 7 marzo 2011

Caso Delneri: è da sostituire? Quali sono i pro e i contro?

Diciamo la verità: ne abbiamo proprio le scatole piene di questa situazione…passano gli anni ma le cose vanno sempre nello stesso modo e ormai la pazienza è ampiamente esaurita. Abbiamo tutti i diritti di rivedere una Juve all’altezza della propria fama.

Domenica col Milan poteva starci una sconfitta, ma non nel modo in cui è arrivata (e con ammissioni già precedenti la partita sulla superiorità dei rossoneri): senza un tiro in porta, con la squadra totalmente incapace di avere una reazione dopo il gol subito e soprattutto con un assenza imbarazzante di agonismo e temperamento (diciamo che una partita col coltello fra i denti non può terminare senza un ammonito in casa bianconera). E alla fine dobbiamo anche subire gli abbracci e i sorrisi tra Buffon, Chiellini, Gattuso e Ibrahimovic: ma un minimo di arrabbiatura i nostri non la provano mai? Almeno davanti alle telecamere un certo contegno in un momento così amaro per i tifosi (e forse solo per loro) non sarebbe più opportuno? Poi una volta negli spogliatoi che si prendano pure un aperitivo insieme, ma in campo ci vuole più rispetto per la gente…un conto è il fair-play, un altro è il menefreghismo!
Adesso si pone un grande quesito: esonerare o no Delneri. Partendo dai contro, sicuramente si può dire che le alternative all’attuale mister sono poche e di poco spessore, visto l’impossibilità di arrivare ad allenatori del calibro di Spalletti o Capello. I nomi che circolano sono quelli di un traghettatore che poco potrà fare in dieci partite, con uomini scaricati e abbattuti dal punto di vista psicologico. Si parla di Gentile, Casiraghi, Conte, Gasperini…tutta gente preparata ma che non ha il tempo materiale per imporre un cambiamento alla squadra. Prendendo l’esempio di Gasperini (che secondo me, tra i citati è il migliore), non penso che in 2 mesi possa impostare la Juve come meglio predilige, passando ad una difesa a 3, dovendo insegnare i nuovi movimenti e un centrocampo a 5.
Venendo ai pro invece, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: il cambio del tecnico, se i giocatori a disposizione hanno un valore (e penso che alla Juve non siano proprio tutti da buttare), porta sempre nuovi stimoli e nuova benzina da bruciare nel proprio motore (per usare una similitudine usata dal nostro Presidente). C’è da dire inoltre che gli errori di Delneri quest’anno sono molteplici, con un continuo ricorso al 4-4-2, senza cercare nuove soluzioni più congeniali alla rosa a disposizione: se non possiedi 2 terzini che spingono e che facciano le sovrapposizioni, se hai 2 ali che non tornano e che invece di andare sul fondo per fare i cross, arrivati al limite dell’area rientrano per andare ad intasarsi al centro, se hai dei centrocampisti che sono più adatti a giocare a 3 in mezzo, invece che a 2, cosa continui ad insistere sullo stesso modulo. E poi i cambi sempre sbagliati e quasi sempre in ritardo, con l’impiego di Capitan Del Piero ridotto ai minimi termini (solo titolare quando non c’era nessuno a disposizione), l’unico capace di dare una scossa all’ambiente, prima dal punto di vista emotivo, e poi come tipo di gioco (tiene il pallone, calcia le punizioni, fa salire la squadra, rientra a centrocampo quando il gioco ristagna o quando la circolazione di palla è deficitaria). Invece nell’ultimo periodo gli è stato preferito un Toni, con tanta voglia ma poca mobilità, e soprattutto al momento dei cambi un Iaquinta impresentabile, senza corsa, senza grinta, totalmente incapace di tenere il pallone (mi sorge il dubbio che Delneri non assista agli allenamenti).
Purtroppo l’idea della società, e più precisamente del Presidente Agnelli, è quella di continuare con l’attuale mister fino a fine stagione (come facevano suo padre e suo zio, anche in stagioni disgraziate come quella con Maifredi), conscio del fatto che un cambio in corsa alla Juventus non ha mai prodotto grandi risultati. Una voce però si fa sempre più pressante: un impiego come traghettatore di Pavel Nedved, in caso di sconfitta a Cesena. Ma è possibile che bisogna perdere anche in Romagna ed essere definitivamente fuori da tutto per vedere un nuovo allenatore? Ranieri e Delio Rossi si sono dimessi o sono stati licenziati per molto meno!!!

venerdì 4 marzo 2011

Juventus - Milan: tutto sul big match. Link per diretta streaming

Siamo giunti ormai alla super sfida della 28a giornata di serie A di sabato 5 marzo, tra la Juventus e il Milan. Il fischio d'inizio sarà alle 20.45 con diretta normale e in HD su Sky Sport 1 dalle 19.30 e sul digitale terrestre su Mediaset Premium Calcio e Premium Calcio HD1. L'arbitro dell'incontro sarà il signor Nicola Rizzoli di Bologna.
Purtroppo, dal grande scandalo di Calciopoli, la sfida ha iniziato a perdere di fascino, soprattutto a causa del declino della squadra bianconera, sempre più impantanata nei suoi problemi di ricostruzione, con errori di investimento sia dal punto di vista dei calciatori sia dal punto di vista dirigenziale.
Siamo solo a marzo ma tutto sembra già finito, con tutti i membri dello staff che pensano alla prossima stagione, con proclami più o meno velati, tipici di una squadra che è allo sbando. Infatti piuttosto di parlare tanto (e mi riferisco anche ai calciatori che quotidianamente rilasciano interviste a giornali, televisioni e social network) bisognerebbe rimboccarsi le maniche e lavorare sul campo per fare dei fatti. I tifosi sono stanchi di sentire dichiarazioni ma hanno voglia di vedere cose concrete!
Il Milan invece arriva alla super sfida con tutto altro umore: primi in campionato, ancora in corsa per la Champions e la Coppa Italia. La differenza l'hanno fatta gli acquisti: durante l'estate non sono stati spesi un sacco di soldi per 15 giocatori, ma la stessa cifra è stata investita su 3 o 4 campioni che hanno fatto fare il salto di qualità alla squadra.
Sicuramente la sfida di sabato sarà importante per entrambe: la Juve dovrà dimostrare davanti al proprio pubblico che le ultime 2 partite perse in maniera a dir poco irritante fanno parte del passato e di un passaggio a vuoto che non si dovrà più ripetere da qui alla fine del campionato. Il Milan invece dovrà assolutamente vincere per respingere gli attacchi dell'Inter, tornata a tutti gli effetti in corsa per il Campionato.
Del Neri e Allegri hanno ancora alcune scelte da fare, per quanto riguarda gli 11 titolari da mandare in campo, ma gli ultimi allenamenti hanno fugato alcuni dubbi.
I bianconeri molto probabilmente si presenteranno con il solito 4-4-2: in porta tornerà Buffon, dopo la squalifica rimediata nella sfida di Lecce. La difesa dovrebbe essere composta dagli stessi 4 che hanno affrontato e fermato l'attacco dell'Inter, con Sorensen a destra, Barzagli e Bonucci centrali, Chiellini a sinistra (qualche possibilità ci sono per l'impiego di Traorè sulla fascia, con lo spostamento di Chiellini al centro al posto di Bonucci). A centrocampo scelte obbligate visti gli infortuni di Aquilani e Sissoko, e la squalifica di Pepe. Quindi sulla destra avremo il solito Krasic, con al centro Felipe Melo e Marchisio; la fascia sinistra sarà affidata a Martinez. In avanti il tandem Matri-Toni.
La squadra di Allegri invece avrà delle novità, dettate anche dallo straordinario momento di forma di alcuni dei suoi interpreti. In porta il solito Abbiati, con la difesa composta da Abate a destra, Nesta e Thiago Silva al centro e Jankulovski a sinistra. I tre di centrocampo saranno Flamini, Van Bommel e Capitan Gattuso. Dietro alle punte Ibrahimovic e Pato, molto probabilmente verrà schierato Boateng. Quindi panchina per Robinho e Cassano, che erano stati annunciati come sicuri titolari vista l'imminente sfida in Champions col Tottenham di mercoledì 9 marzo, e il conseguente bisogno di far rifiatare alcuni giocatori come Pato e il rientrante Boateng, non ancora al 100% della forma. Ma la partita di Torino è troppo importante e il turn over può aspettare.
Per chi volesse vedere la partita sul proprio pc in streaming gratuito, il link che diventerà funzionante dalle ore 16 di sabato è il seguente:
http://www.myp2p.eu/broadcast.php?matchid=107273&part=sports
Buona partita a tutti, e che vinca......la Juve!!!

martedì 1 marzo 2011

Situazione in Casa Juve: è di nuovo crisi!

Dopo le ultime 2 partite perse clamorosamente contro Lecce e Bologna, entrambe per 2 a 0, in casa Juve si è ripiombati nella crisi più nera possibile, con una situazione del tutto simile alla scorsa stagione.
Eppure in estate tutto pareva aver preso una piega positiva, col cambio ai vertici della società, con l'arrivo dell'osannato Andrea Agnelli, di un Direttore Generale all'altezza come Marotta e con la direzione tecnica affidata ad un allenatore, forse non troppo appariscente, ma di sicuro affidamento come Del Neri.
Invece, dopo un anno, ci si ritrova nella stessa situazione, con tutti gli obiettivi minimi falliti o come nel caso del quarto posto, nettamente a rischio. Nonostante i tanti cambi, anche tra i calciatori, le cose non sono cambiate e si rischia di ripetere la disastrosa stagione passata, con la consapevolezza di aver speso tanti soldi e di non aver risolto niente.
Così se le cose non precipitano ulteriormente, si dovrebbe andare fino a giugno con mister Del Neri, cercando in queste ultime 11 partite di portare a casa più punti possibili, consci del fatto, che nonostante siano stati persi molti treni, quello per il quarto posto è ancora alla portata (se si pensa che dopo l'Inter, fossimo riusciti a vincere le 2 partite successive, cosa del tutto alla portata, si poteva essere a solo un punto dalla zona Champions).
Da quest'estate però, a meno di clamorosi cambiamenti, assisteremo all'ennesima rivoluzione, con la vendita di alcuni giocatori che non hanno reso quanto dovevano e soprattutto con la sostituzione della direzione tecnica, con l'allontanamento dell'attuale mister. Infatti sono già partiti i primi sondaggi, e tra gli addetti ai lavori spuntano i primi nomi: in pole ci sarebbe l'attuale tecnico dello Zenit Spalletti, seguito dal ct Inglese Fabio Capello, molto amico di Andrea Agnelli e dall'attuale tecnico del Siena Antonio Conte. In caso invece Del Neri venisse esonerato prima del termine della stagione, girano alcuni nomi sui traghettatori (Casiraghi e Gentile su tutti), anche se si potrebbe subito portare a Torino Luciano Spalletti, il quale non ha ancora iniziato la stagione in Russia.
Siamo sicuri che qualunque sia il tecnico, da quest'estate non si dovrà più commettere l'errore di comprare molti giocatori mediocri, ma cercare di portare a Torino quei 2 o 3 campioni all'anno che permettano di fare un salto di qualità ad una squadra già ben strutturata.
Anche in questo caso di nomi se ne fanno tanti, ma non me la sento di riportarli, dato che quotidianamente cambiano, senza che nessuno possa essere accostato alla Juve per più di una settimana consecutivamente.