mercoledì 27 aprile 2011

Buffon così non va! Delneri è indifendibile!

Prima abbraccia, saluta, bacia gli avversari dopo una cocente sconfitta con il sorriso stampato e tante carezze, poi in un momento che definire tragico è poco, si permette di difendere un allenatore che più di altri ha condizionato l’andamento della squadra, più di Ferrara e Ranieri.

Prendere le difese di Delneri è proprio un pugno in faccia a tutti i tifosi…

Un allenatore che pareggia per zero a zero a Firenze quando l’unico risultato utile era la vittoria, e in più se ne compiace, è da Juventus?
Un allenatore che vince in casa per due a zero contro il Catania e a mezz’ora dalla fine pensa solo a difendersi, togliendo una punta per un centrocampista è da Juventus?
Un allenatore che intervistato a quattro giornate dalla fine del campionato dopo l’ennesimo flop di stagione ti dice che dobbiamo guardare avanti e lavorare (e cosa avete fatto fino adesso?), è da Juventus?
Un allenatore che non riesce a modificare il proprio sistema di gioco, rimasto tale da oltre 20 anni, nonostante la mancanza di uomini adatti a produrlo, è da Juventus?
Un allenatore settimo in classifica, con 21 punti dalla vetta, 7 dal quarto posto, con la bellezza di 27 reti subite in casa avendo a disposizione la difesa della Nazionale (il Milan ne ha subite 23 in tutto il campionato), è da Juventus?
Un allenatore che in un girone comico di Europa League non riesce a qualificarsi, e pareggia tutte le partite, addirittura quelle in casa con Salisburgo e Lech Poznan, è da Juventus?
Un allenatore che nell’unica coppa a portata di mano, la Coppa Italia, esce a gennaio contro la Roma, facendo una partita tra le più imbarazzanti della stagione, è da Juventus?
Un allenatore che: perde a Bari, pareggia in casa con la Samp, pareggia a Bologna, pareggia a Brescia, pareggia a Verona col Chievo, perde in casa col Parma per 4 a 1, pareggia a Genova con la Samp, perde in casa con l’Udinese, perde a Lecce, perde in casa con il Bologna, pareggia a Cesena e per ultimo pareggia in casa col Catania, è da Juventus?
Un allenatore che preso ad inizio anno quasi esclusivamente per portare a Torino il suo staff, famoso per avere avuto un solo infortunio muscolare in tutta la stagione precedente alla Sampdoria, non risolve assolutamente il problema e presenta le stesse difficoltà delle due precedenti gestioni, è da Juventus?
Per tutta questa serie di motivi, il signor Buffon dovrebbe almeno non mettere pressioni a tutto all’ambiente, e prima di parlare dare un’occhiata a tutta la stagione, analizzando con cura le troppe colpe che il mister ha dalla sua…e soprattutto non volerlo per forza giustificare perché gli ha garantito il posto o perché si è rivelato una brava persona.

martedì 26 aprile 2011

Dopo Catania Delneri al capolinea…e adesso sotto con il nuovo allenatore!

La tentazione sabato sera di ritorno dallo stadio era quella di attaccarmi al pc e scrivere un articolo per il mio blog con tutto cosa pensavo di questa ennesima delusione, di questa ennesima stagione buttata via. Invece ho pensato che era meglio farci passare sopra 2 o 3 giorni per analizzare a mente fredda le disavventure della banda Delneri.
Purtroppo nonostante il tempo trascorso la delusione è ancora tanta, accentuata ancora di più dalle dichiarazioni del vice-capitano Buffon, il quale ha preso le difese del mister sollevandolo da ogni colpa. E allora di chi sono le responsabilità? Invece di pensare a difenderlo a parole, sarebbe stato molto meglio agire con i fatti, dimostrando sul campo che il lavoro dell’allenatore era ben assimilato e che portava dei frutti. Rilasciare dichiarazioni a difesa di Delneri, solo perché ha tenuto lo spogliatoio unito, piuttosto che ha preferito un calciatore ad un altro (Buffon è contento che al suo rientro il posto gli è stato assicurato…non penso che Storari sia altrettanto felice…), o che è una brava persona: quando si hanno tante lusinghe dai propri calciatori i casi sono due: o si ha vinto tanto e si è certi di perdere un allenatore vincente (Mourinho all’Inter) o, come penso nel caso del nostro mister, si è di fronte ad un allenatore capace si, ma troppo buono e troppo “amico” dei calciatori. Purtroppo la Juventus ha bisogno di un sergente di ferro, di uno che si faccia rispettare e che alzi la voce quando è da alzare.

E allora siamo alle solite: di nomi se ne fanno tanti…c’è Roberto Mancini preferito dalla Dirigenza (Nedved e Agnelli su tutti), c’è Antonio Conte acclamato a gran voce dalla curva, c’è l’idea Walter Mazzarri ancora impegnato a portare il suo Napoli in Champions prima di decidere, ci sono le alternative impossibili Spalletti e Villas Boas, praticamente blindati dai propri club. E poi c’è un’idea suggestiva: il terzo ritorno di Marcello Lippi, tornato a parlare proprio dopo il derby di solidarietà di marzo e intervistato prima di Pasqua da Sky, dove ha lasciato intendere che la porta non è ancora completamente chiusa.
Secondo me una Dirigenza con la “D” maiuscola non deve sentire o seguire cosa dice la gente e soprattutto i tifosi della curva (nonostante io sia un abbonato di vecchia data della Sud...), deve scegliere la propria strada e rischiare anche un’eventuale contestazione se convinti della scelta…l’idea Mancini per esempio, se avvallata da Nedved e da Agnelli verrà sicuramente accolta con più entusiasmo dalla gente, soprattutto se porterà poi vittorie e trofei come successo non più di 7 anni fa con Capello (tutti lo contestavano, poi ha portato 2 scudetti, e adesso tutti a rimpiangerlo e a sperare in un suo ritorno!)

mercoledì 20 aprile 2011

C’erano una volta i Moggi!

Forse qualcuno non sarà d’accordo, specialmente se non è di fede bianconera, ma a me mancano eccome i colpi di mercato alla Moggi! Al giorno d’oggi oramai non c’è più niente di segreto, niente di nascosto, tutto è alla luce del sole come se questa fosse una cosa positiva…e probabilmente lo è, ma solo per tenere buoni i tifosi, per calmare un ambiente che è deluso dall’ennesima annata disgraziata.

Effettivamente se ci soffermiamo un secondo sulla nuova moda di fare mercato, soprattutto in casa Juventus (le altre big cercano di muoversi ancora sotto coperta), si possono trovare solo aspetti negativi: si dichiarano gli obiettivi, ci si fa riprendere dalle telecamere mentre si tratta con un agente di un allenatore piuttosto che di un calciatore, si rilasciano dichiarazioni poco di circostanza e molto roboanti (acquisteremo 3 top player, ci interessano Lichtsteiner, Bastos, Pirlo…)…il risultato? Il risultato è che le squadre proprietarie del cartellino in primis, e i procuratori subito dopo faranno un bel giro di telefonate per cercare altri acquirenti e imbastire una bell’asta che farà lievitare il prezzo. Questo è il risultato; giocatori strapagati con contratti pluriennali a cifre esorbitanti.

Quanto ci mancano i tempi dove il “Moggi” di turno (perché non solo lui acquistava senza sventolare ai quattro venti gli obiettivi) prendeva la macchina, andava dal procuratore o calciatore interessato, faceva firmare un pre-contratto e se lo portava a casa, senza titoli sui giornali o interviste ai tg. Come non ricordarsi, noi juventini, del grande colpo Nedved, portato a Torino in gran segreto e uscito allo scoperto solo quando era già tutto definito.
Io non ce l’ho solo con Marotta (anche se di colpe ne ha tante pure lui), ma anche con i suoi predecessori…nessuno di loro è riuscito a portare un giocatore a Torino senza che ci sia stato un grande chiasso prima, facendo spendere un’enormità alla società a fronte di calciatori mediocri. O ancora peggio, come nei casi Frings e Piazon, portati sotto la Mole e poi fatti scappare senza la miseria di un pre-contratto che avrebbe permesso di rimanere con le spalle coperte da eventuali ripensamenti futuri (poi fatalmente accaduti).

lunedì 18 aprile 2011

A Firenze altra occasione persa: ma Delneri ha capito di essere alla Juventus?

E siamo alle solite…altra partita decisiva da dentro o fuori, e altra occasione buttata all’ortiche, da una squadra che è sembrata poco convinta di cosa stesse facendo e soprattutto quasi paga di un pareggio in terra nemica.
Il problema vero infatti è proprio questo: un pareggio a reti bianche in casa dei Viola, può essere un buon risultato per una squadra che lotta per salvarsi o per una che lotta a centro classifica. Al limite potrebbe essere utile anche in un contesto di campionato ben giocato e con un classifica degna del nome che si porta…non può esserlo se è una partita spartiacque, se è quella linea di demarcazione tra un fallimento e il minimo sindacale. Invece alla fine, per il nostro modesto allenatore, sembrava un ottimo risultato, una cosa per cui andarci fiero, facendo così capire, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di che pasta è fatto.
Per la sua Atalanta, il suo Chievo, la sua Sampdoria, venire a Firenze e pareggiare zero a zero era una risultato galvanizzante, un risultato che dava morale e convinzione all’ambiente: purtroppo (per noi tifosi) ora è alla Juventus…e quando sei in una Juventus, settima in classifica, a 19 punti dalla vetta, con il minimo obiettivo della qualificazione Champions a 8 punti, tu devi andare a Firenze e importi…tu devi andare a Firenze con il coltello tra i denti…tu devi andare a Firenze e fare l’unico risultato utile per poter ancora sperare in un miracolo: VINCERE!

Invece no: primo tempo giocato al risparmio con poche occasioni e nessun tiro in porta; il secondo rigiocato al risparmio, pensando più a non prenderne che a costruire gioco, difendendo “l’Ottimo” zero a zero al Franchi, con un solo tiro in porta, puntando tutto sul contropiede con in campo 2 fulmini di guerra come Toni e Del Piero.
Se la Juventus a venti minuti dalla fine sta pareggiando a Firenze con l’unico obiettivo dei 3 punti, il suo allenatore deve provare le due punte Toni e Matri con Del Piero a supporto. Non deve continuare a lasciare un centravanti lassù da solo, e mettere il Capitano a centrocampo assieme ad altri quattro per fare filtro e cercare di limitare i danni.
Questa è la mentalità di Delneri…e spero vivamente che chi dovrà decidere per la prossima stagione possa farlo soprattutto valutando questi limiti palesi del nostro mister, non dovendolo per forza confermare per mancanza di alternative, tutte tiratesi fuori perché non attratte dal progetto.
L’impressione infatti che si ha attualmente è che nonostante il disastroso anno si andrà verso la riconferma, visto che quelli “buoni” non vengono manco per sogno (Spalletti rimane allo Zenit, Capello rimane in Inghilterra, Deschamps è nelle orbite del Chelsea), e gli unici a disposizione non sposterebbero particolarmente gli equilibri (Conte e Gasperini su tutti).

lunedì 11 aprile 2011

Finalmente tre vittorie consecutive con tanta voglia e carattere!

Finalmente una bella vittoria di carattere…giusto per dimostrare a tutti che almeno quello la squadra e il tecnico ce l’hanno e soprattutto ce lo mettono!
La vittoria di domenica col Genoa, che si è trovato due volte in vantaggio senza dover faticare più di tanto (infatti non si ricordano altre parate di Storari), ha dato morale e sollievo ad un ambiente depresso da un’ennesima stagione al di sotto delle aspettative e soprattutto piena di alti e bassi. La squadra finalmente, nonostante avesse regalato il primo tempo al Genoa, metteva in campo tutto cosa aveva e riusciva a rimontare i rossoblu con caparbietà, realizzando nella ripresa i tre gol necessari al sorpasso e producendo almeno altre quattro palle gol nitide.
In una giornata dove Aquilani e Krasic sembravano appannati, sono saliti alla ribalta i due nuovi attaccanti arrivati a gennaio, Toni e Matri, e soprattutto si è messo in luce un super Pepe, autore di una prestazione convincente, con tanta corsa, tenacia e anche quella qualità che difficilmente si possono ritrovare negli altri elementi che ieri erano a disposizione di mister Delneri.

Il tecnico di Aquileia dopo la partita è apparso molto teso e poco propenso a gioire della terza vittoria consecutiva colta dalla sua squadra, memore forse delle precedenti ricadute o per le ostilità dimostrate dai propri tifosi durante la partita. Come sempre accade poi, i maggiori organi di informazione cercano di indirizzare l’opinione pubblica verso le loro teorie…esempio lampante sono stati i fischi e soprattutto i cori indirizzati a Delneri, reo di aver messo in campo Toni e Sorensen…mentre chi ha potuto assistere alla partita ha potuto notare che i fischi sul cambio del giovane danese erano tutti per chi stava uscendo dal campo, cioè Motta. E il coro “Delneri vattene” è stato intonato solo al cambio di Simone Pepe, migliore in campo e vera mina vagante per la difesa genoana, per l’evanescente Martinez (forse sarebbe stato meglio sostituire Krasic, che sembrava stanco e più appannato del solito).
Invece i soliti giornalisti hanno preferito puntare il dito sui tifosi facendoli passare per incompetenti visto che i cambi hanno portato la Juve alla vittoria (non mi sembra che sia stato fischiato il cambio di Toni per Melo).
Adesso ci aspetta una settimana carica di entusiasmo e speranza per la prossima partita a Firenze, che sarà l’ennesimo crocevia della stagione, una vera partita da dentro o fuori, che non dovremo assolutamente fallire!

mercoledì 6 aprile 2011

Juve: prima crisi, adesso rilancio…ma l’uniformità di giudizio dov’è?

E meno male che in casa Juventus, come vanno dicendo i dirigenti, bisogna valutare le cose con serenità, senza farsi trasportare dal momento o dalle situazioni positive o negative che si presentano!!!

Vinciamo una partita e siamo da Champions (comunque sempre distante 8 punti e con molte squadre che ci precedono), ne perdiamo una e addirittura si vocifera di cambi, non solo di allenatore, ma anche di dirigenti e quant’altro. E poi, come si legge su molti quotidiani, la colpa è dei tifosi che non vogliono Delneri, che l’Olimpico è diventato ostile, che è meglio giocare fuori che in casa…ma per favore, non diciamo (o meglio scriviamo) delle cavolate! Ci danno la colpa (a noi tifosi) ancora del mancato acquisto di Stankovic, quando si sa benissimo che se avessero veramente deciso di prenderlo non avrebbero sicuramente chiesto un parere al popolo bianconero.
Prima della partita di Roma si parlava di squadra da rifondare, con la partenza di metà giocatori, con l’allontanamento del mister e tutto cosa aveva fallito quest’anno; ora grazie ad una vittoria contro i giallorossi, raggiunta con caparbietà, ma anche con un po’ di fortuna e con Storari migliore in campo, si parla di aggancio Champions, di riconferma di Delneri, di una stagione sfortunata, falcidiata da tanti infortuni, che il tutto avrebbe potuto prendere una piega diversa.

Il problema vero è proprio la mancanza di uniformità di giudizio, soprattutto se tali arrivano da calciatori o dalla dirigenza, evidentemente non ancora pronta a sopportare le pressioni presenti in un ambiente delicato come quello bianconero. La colpa delle prestazioni così altalenanti non è dei tifosi, ma di un allenatore che non riesce a motivare la squadra contro le “piccole”…contro la Roma, l’Inter, il Milan, la Lazio, basta mandarli in campo, e le cose vengono da sole. Contro il Brescia, il Lecce, il Bologna, il Cesena, c’è bisogno di fare la partita, di impostare il gioco, di essere presenti sia dal punto di vista fisico, ma soprattutto da quello psicologico, cosa che ci è sempre mancata.
Purtroppo, nonostante sia un’ottima persona, se vogliamo fare un salto di qualità, Delneri deve essere allontanato a fine stagione, e la squadra deve essere rafforzata con pochi elementi, ma di spessore. Si prende un mister della caratura di Spalletti o Capello, si acquistano 2 terzini buoni, e 2 top player, uno a centrocampo e uno in avanti e poi si cerca di dare un’impostazione di gioco consona ai calciatori a disposizione. Infatti il principale capo di imputazione ai danni di Delneri, è proprio la difficoltà a plasmare la squadra in base ai giocatori a disposizione, invece di imporre il proprio schema, nonostante le difficoltà evidenti riscontrate (la mancanza di terzini di spinta e di un’ala sinistra, la poca propensione a coprire di Krasic, centrocampisti più propensi a giocare a 3, con Melo a coprire la difesa e Marchisio ed Aquilani che agiscono come interni).
Noi tifosi quindi abituati, a differenza di tanti in società, a vedere la Juve vincente e dominante degli anni passati, siamo sempre della medesima idea, sia che si perdano tutte le ultime 7 partite, sia che si vincano…

venerdì 1 aprile 2011

Sondaggio Vocegobba: i tifosi pessimisti vedono la Juve fuori da tutto!

Cresce il pessimismo tra i tifosi della Juventus: nei forum, nei sondaggi, nei vari blog e siti che si occupano delle vicende bianconere sono sempre più tristi i commenti dei sostenitori juventini, rattristati e ormai definitivamente rassegnati all'idea che questa sarà l'ennesima stagione buttata all'ortiche.
A sostegno di questa teoria, nel piccolo del mio blog, ho promosso un sondaggio nel mese di marzo, il quale ha dato risultati del tutto in linea con la maggior parte dei sondaggi visti sui siti  più blasonati e seguiti.

Infatti vi ho chiesto quale sarebbe stata la posizione finale dei bianconeri, con una scelta tra 4 varianti: Champions in tranquillità, Champions solo all'ultima giornata, Europa League o fuori da tutto. Ebbene la maggior parte dei votanti ha dichiarato che la Juve quest'anno rimarrà fuori da ogni competizione Europea, con una percentuale del 40%.
Il 36% di Voi invece pensa che ci si potrà qualificare solo per l'Europa League. Qualche speranza in più ce l'hanno il 16% dei votanti, che sono convinti che alla fine la squadra di Delneri riuscirà nell'impresa (a questo punto proibitiva) di raggiungere il famigerato quarto posto valido per i preliminari di Champions League. Solo l'8% crede nella qualificazione alla Champions in scioltezza.
Sicuramente il compito per Del Piero e compagni sarà proibitivo, sia per la qualità delle squadre che ci precedono in classifica, sia per i continui infortuni che in questo ultimo periodo sono tornati a farci compagnia. Ma siamo anche convinti che, se da una partita come quella di domenica a Roma, si riuscisse a portare a casa i 3 punti (magari trovando nuova linfa dal cambiamento di modulo), nonostante le assenze pesanti del Capitano e di Chiellini, probabilmente potremmo assistere a una lunga cavalcata che ci potrà dare ancora qualche soddisfazione!