mercoledì 20 aprile 2011

C’erano una volta i Moggi!

Forse qualcuno non sarà d’accordo, specialmente se non è di fede bianconera, ma a me mancano eccome i colpi di mercato alla Moggi! Al giorno d’oggi oramai non c’è più niente di segreto, niente di nascosto, tutto è alla luce del sole come se questa fosse una cosa positiva…e probabilmente lo è, ma solo per tenere buoni i tifosi, per calmare un ambiente che è deluso dall’ennesima annata disgraziata.

Effettivamente se ci soffermiamo un secondo sulla nuova moda di fare mercato, soprattutto in casa Juventus (le altre big cercano di muoversi ancora sotto coperta), si possono trovare solo aspetti negativi: si dichiarano gli obiettivi, ci si fa riprendere dalle telecamere mentre si tratta con un agente di un allenatore piuttosto che di un calciatore, si rilasciano dichiarazioni poco di circostanza e molto roboanti (acquisteremo 3 top player, ci interessano Lichtsteiner, Bastos, Pirlo…)…il risultato? Il risultato è che le squadre proprietarie del cartellino in primis, e i procuratori subito dopo faranno un bel giro di telefonate per cercare altri acquirenti e imbastire una bell’asta che farà lievitare il prezzo. Questo è il risultato; giocatori strapagati con contratti pluriennali a cifre esorbitanti.

Quanto ci mancano i tempi dove il “Moggi” di turno (perché non solo lui acquistava senza sventolare ai quattro venti gli obiettivi) prendeva la macchina, andava dal procuratore o calciatore interessato, faceva firmare un pre-contratto e se lo portava a casa, senza titoli sui giornali o interviste ai tg. Come non ricordarsi, noi juventini, del grande colpo Nedved, portato a Torino in gran segreto e uscito allo scoperto solo quando era già tutto definito.
Io non ce l’ho solo con Marotta (anche se di colpe ne ha tante pure lui), ma anche con i suoi predecessori…nessuno di loro è riuscito a portare un giocatore a Torino senza che ci sia stato un grande chiasso prima, facendo spendere un’enormità alla società a fronte di calciatori mediocri. O ancora peggio, come nei casi Frings e Piazon, portati sotto la Mole e poi fatti scappare senza la miseria di un pre-contratto che avrebbe permesso di rimanere con le spalle coperte da eventuali ripensamenti futuri (poi fatalmente accaduti).

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